Russia: le perdite dovute alle sanzioni sono a doppio taglio
Queste parole rispecchiano in parte la realtà: l'embargo russo, senza dubbi, sta causando danni al commercio europeo. Recentemente il giornale tedesco Die Welt ha citato i dati dell'Istituto austriaco per le ricerche economiche, secondo i quali le perdite dell'UE a causa delle controsanzioni raggiungeranno i 100 miliardi di euro e i 2 milioni di posti di lavoro. Dall'altra parte, la Commissione europea valuta le conseguenze delle sanzioni anti-russe come relativamente insignificanti e superabili. Secondo le valutazione dell'istituto austriaco, a soffrire più degli altri sarà la Germania. Tra gli altri ex partner hanno subito notevoli danni Polonia, Spagna, Francia, Estonia e in parte anche Italia. Secondo Coldiretti, le esportazioni italiane nei Paesi extra UE, a causa del crollo delle spedizioni in Russia, nel mese di giugno sono calate del 25,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2014.
Neanche per l'economia russa, però, lo scorso anno è stato facile. Nel 2014 l'inflazione ha raggiunto il livello massimo dal 2008. L'inflazione alimentare annua per il mese di febbraio è stata del 23,3%, in gran parte a causa delle sanzioni. Nel primo trimestre del 2015 ha superato del 17,4% la media europea.
Allo stesso tempo, secondo alcune previsioni, la quota di spesa per i prodotti alimentari nei bilanci familiari dei cittadini russi potrà salire fino al 55% entro la fine dell'anno. E questi dati non prendono in considerazione l'impatto delle sanzioni settoriali dei Paesi occidentali, che hanno contribuito a determinare una fuga di capitali e una diffusa stagnazione dell'economia.
Fonte: ICE MOSCA