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Continua la crisi di Chiquita: 300 licenziamenti in America Latina

Chiquita Brands International, che a gennaio aveva in programma di chiudere la sua sede principale di Charlotte, negli Stati Uniti, ha annunciato di aver licenziato 300 lavoratori in America Latina e di aver raddoppiato le perdite nette nel primo trimestre dell'anno, mesi dopo aver finalizzato l'acquisizione da parte di due società brasiliane.

Secondo il rapporto trimestrale, la società ha subito un calo nelle vendite del 5% nei primi tre mesi dell'anno, arrivando a 725 milioni di dollari rispetto a 761 dello stesso periodo 2014. Le perdite nette della società sono più che raddoppiate, fino a 64,6 milioni di dollari, rispetto a 24,6 milioni registrati nello stesso trimestre dell'anno scorso.

La società ha pagato 5 milioni di dollari per le indennità di licenziamento ai lavoratori in America Latina ma ha anche sostenuto 48 milioni di dollari in spese legali e di consulenza per una possibile fusione con la società irlandese Fyffes, per la quale gli azionisti hanno però espresso voto contrario l'autunno scorso.

Attratta dagli incentivi statali e locali pari a 22 milioni di dollari, Chiquita aveva trasferito la sua sede principale da Cincinnati a Charlotte nel 2011. Ma, dopo non essere riuscita a risolvere i suoi problemi finanziari, l'anno scorso la società ha acconsentito all'acquisizione da parte della società brasiliana Safra Group e del produttore di succo d'arancia Cutrale per 681 milioni di dollari, con il programma di spostare la sua sede principale e oltre 300 posti di lavoro da Charlotte. La fusione ha reso Chiquita una filiale privata. E, da qui a ottobre, potrebbero esserci altri tagli.

Fonte: charlotteobserver.com

Traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: