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Giornata mondiale della Terra 2015: il pianeta e' di tutti, soprattutto il 22 aprile!

Oggi, 22 aprile, si festeggia la Giornata della Terra (in inglese Earth Day), la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l'unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. Le Nazioni Unite commemorano questa giornata ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera. E ogni anno coinvolge fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.



"Il 2015 è un anno di straordinaria importanza – dichiara Pierluigi Sassi rappresentante italiano dell'Earth Day Network e presidente di Earth Day Italia – Nel mese di settembre, a New York, saranno rivisti gli obiettivi del millennio ed è urgente che si decida di contrastare la fame e la miseria legate, in un modo o nell'altro, all'iniquo sfruttamento delle risorse naturali. A Parigi, poi, nel mese di dicembre ci sarà la conferenza delle Nazioni Unite sul clima: se le grandi economie degli Stati Uniti e della Cina non si decideranno a prendere impegni vincolanti per ridurre le emissioni di CO2 rischiamo seriamente che i cambiamenti climatici, cui tutti assistiamo, diventino irreversibili".

"In questo anno cruciale - continua Sassi - l'Italia gioca un ruolo davvero importante per il futuro della Terra. Da maggio a ottobre l'Expo di Milano porterà all'attenzione del mondo il delicato tema della sostenibilità alimentare e per giugno Papa Francesco ha annunciato la Sua Enciclica sulla Custodia del Creato per sensibilizzare l'umanità intera all'importanza di questi aspetti".

Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera ribadisce: "A pochi mesi dal vertice Onu sul clima, l'Earth Day è un'occasione per ricordare che difendere l'ambiente e rispondere alla sfida dei mutamenti climatici non solo è necessario, ma rappresenta anche una straordinaria opportunità per affrontare la crisi e guardare al futuro. Una prospettiva, quella della green economy, vera in tutto il mondo, ma che in Italia è già realtà: un'economia diversa e innovativa che punta su ricerca, conoscenza, cultura e bellezza, che combatte le diseguaglianze, valorizza la coesione sociale e migliora la qualità della vita senza compromettere il futuro dei cittadini di domani".

"Restituire qualcosa alla Terra": è questo l'invito lanciato da Earth Day Network. Piantare un albero o fiori nel giardino di casa o in un parco e prendersene cura come fossero bambini finché non saranno in grado di sostenersi da soli.

In Italia, sono state previste numerose iniziative per sensibilizzare sempre più persone: un grande villaggio della sostenibilità a Roma e un programma ricco di sport, musica dal vivo, street food, laboratori, convegni e tanti divertimenti green per famiglie e bambini.
 
Per dire basta allo scandalo della fame, i promotori nazionali della campagna "Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro!" si sono dati appuntamento al Circo Massimo per una giornata all'insegna del diritto al cibo e della sana alimentazione. Sarà anche il momento per fare il punto sulle attività condotte nei territori da più di 100 gruppi, associazioni, Caritas e altre realtà in oltre 50 città italiane. Una rete capillare che ha sensibilizzato scuole, parrocchie e imprese sui temi della sovranità alimentare e del ruolo dell'agricoltura familiare e dei mercati locali, della finanza etica contro la speculazione sul cibo, delle relazioni di pace, solidarietà e giustizia quale fondamento essenziale per sconfiggere la fame. Inoltre i produttori di Campagna Amica organizzeranno laboratori didattici per imparare come fare un orto e come fare bene la spesa.

Il CRA per l'Earth Day: la ricerca per un pianeta migliore
Anche il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CRA) celebra la Giornata Mondiale della Terra; i ricercatori delle diverse strutture stanno lavorando su molteplici fronti, con il comune proposito di dimostrare che la tutela della risorse naturali coincide di fatto con il benessere e, in definitiva, con la sopravvivenza dell'uomo.

Il CRA-Silvicoltura sta studiando la gestione più efficace e sostenibile delle foreste italiane, un vero e proprio "capitale naturale" che occupa il 29% del territorio nazionale (quasi 9 milioni di ettari), che interessa oltre 125.000 imprese e più di 720mila addetti e che svolge numerose funzioni sempre più strategiche nell'economia del Paese: la tutela idrogeologica, la regolazione del ciclo dell'acqua, la conservazione del paesaggio e della biodiversità, l'assorbimento di anidride carbonica dall'atmosfera e le attività turistico-ricreative, di didattica ambientale, di valorizzazione dei prodotti non legnosi.

Il CRA-Relazioni Pianta e Suolo si occupa del suolo, preziosa risorsa non rinnovabile, che ospita oltre il 95% della biodiversità esistente sulla Terra, di cui rappresenta una sorta di epidermide. La FAO ha stimato ad oggi una perdita di suolo fertile per la coltivazione di circa il 33%, a fronte di una richiesta sempre crescente di derrate alimentari che nel 2050 sarà pari al 60% in più rispetto all'attuale. In Italia, l'importanza del suolo è diventata drammaticamente nota in seguito alla vicenda "Terra dei Fuochi" e ai suoi devastanti danni ambientali. In questo contesto importanti progetti di ricerca vengono sviluppati per contrastare il consumo e il degrado del suolo, ma anche per valorizzare le produzioni agricole e garantire cibo salubre e sicuro.

Anche il CRA-INEA, è impegnato nello studio di questo importante componente del pianeta con il progetto LIFE + SAM4CP "Soil Administration Model 4 Comunity profit", (www.sam4cp.com), che si propone una corretta pianificazione e regolazione dell'uso del suolo, integrando politiche specifiche con la valutazione dei risvolti economici nonché delle ricadute sulla capacità produttiva, sulla disponibilità di materie prime, sulla biodiversità, sul ciclo del carbonio, sul ciclo idrologico, sul patrimonio paesaggistico e ambientale, sulle funzioni delle aree rurali e sulla pericolosità idrogeologica.