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Troppo presto per fare congetture

Elezioni in Grecia, quali conseguenze?

Mentre molti si chiedono quale sarà l'impatto che i risultati delle elezioni in Gracia potrebbero avere sul mercato e sulle esportazioni del paese, George Frangistas, amministratore delegato di Gefra e presidente dell'Associazione delle società d'esportazione di frutta, verdura e succhi della Grecia (Incofruit), ha dichiarato che "è troppo presto per fare supposizioni".

Frangistas ha spiegato che "non abbiamo idea di quali politiche il nuovo Governo vorrà tentare di realizzare. In ogni caso, gli esportatori greci di frutta e verdura se la passano relativamente bene rispetto ad altri settori e hanno bisogno di un intervento minimo da parte dello Stato, perciò complessivamente non dovrebbero esserci grandi cambiamenti".

Inoltre, Frangistas immagina con difficoltà uno scenario che preveda l'uscita della Grecia dall'UE. "Da un punto di vista monetario, non vedo come potremmo passare da una valuta forte e accettata ad un'immaginaria e inesistente moneta locale".

Frangistas ha assicurato anche che anche se l'adozione di una valuta più debole e adattata alle necessità dei greci potrebbe essere vantaggiosa per le esportazioni, "si tratta di una visione molto semplicistica visto che, per esempio, la carta e il cartone di cui sono fatti i nostri imballaggi dovrebbero ancora essere importati sicché questi costi triplicherebbero all'improvviso".

Da un punto di vista di mercato, un'uscita dall'Euro non comporterebbe un grande impatto. Anche se è vero che lasciare l'UE significherebbe una riapertura del mercato russo, Frangistas ha affermato che, quando questo mercato era ancora aperto, "la Russia non era certo uno sbocco per molti dei nostri prodotti. Era un mercato importante per le fragole, ma le fragole non sono un prodotto principale per la Grecia. La Russia era semplicemente un cliente importante per pesche e nettarine e in parte per i kiwi, ma non riuscirebbe ad assorbire i nostri agrumi, le angurie, l'uva, le albicocche ecc".

In termini di logistica, la Russia non è un mercato vantaggioso visto che non offre prodotti in cambio, perciò gli esportatori greci pagherebbero l'intero trasporto. "Con alcune eccezioni notevoli (ad esempio il kiwi), credo che non ci sarebbe alcuno sviluppo nemmeno per le esportazioni in mercati che non sono poi così lontani, come il Medio Oriente, visto che non siamo in possesso di prodotti che potrebbero interessare loro".

Complessivamente, Frangistas ha sottolineato che è difficile stimare quanto di quello promesso da Syriza diverrà realtà. "Tra l'El Dorado promesso e la realtà, è difficile capire dove andremo a finire. Io lavoro nel mondo reale, con dati reali e la politica si sviluppa in una sfera più immaginaria, fatta di teorie e utopie".

Da parte sua, Gefra è diventata, in qualità di società totalmente orientata alle esportazioni, un'eccezione in una nazione dove diverse imprese sono scomparse, riuscendo a mantenere una posizione stabile e competitiva nonostante la disastrosa situazione presente sul mercato domestico, dove il rischio di mancati pagamenti è diventato molto più alto.

Per maggiori informazioni:
George Frangistas
Gefra
Tel: +30-210-9636382
Fax: +30-210-9607092
Email: info@gefra.gr
Web: www.gefra.gr

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: