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Italia: famiglie perdono 121 miliardi di reddito in cinque anni

Le famiglie italiane, molte delle quali versano in gravissime difficoltà economiche, hanno perso negli ultimi 5 anni (2009-2013) 5.047 euro (1.009 euro in media l'anno), per un totale di 121 miliardi. A calcolarlo sono Adusbef e Federconsumatori, elencando gli oneri e balzelli che pesano sui bilanci delle famiglie più che negli altri Paesi europei.

Nel mirino, sottolineano, le rendite speculative e i costi più elevati dei servizi bancari, con 321 euro contro una media europea di 114; bollette elettriche e del gas più alte del 30%; tariffe Rc Auto più care dell'80%; prezzi dei carburanti più alti di 7 centesimi di euro a litro; pedaggi autostradali elevati ed in continuo aumento; tassi sui mutui prima casa più esosi di 1,19 punti, che portano un mutuatario italiano a spendere 25.000 euro in più, un quarto del capitale erogato per un mutuo trentennale di 100.000 euro.

La capacità di spesa di una famiglia, misurata con il "termometro" del parametro Aic, cioé il consumo individuale effettivo pro capite, (strumento inserito tra gli indicatori raccomandati nel rapporto Stiglitz-Sen-Fit, per calcolare i beni e i servizi realmente consumati dagli individui ed è considerato un mezzo affidabile per equiparare spese tra i diversi Paesi), non solo risulta inferiore del 5,9% rispetto ai Paesi di Eurolandia, ma è molto più bassa di quella dei nuclei familiari tedeschi e francesi, rispettivamente del 18,8% e dell'11,9 per cento.

L'elaborazione effettuata dall'Adusbef sui dati Eurostat, rispetto agli italiani fotografa una maggiore capacità di spesa delle famiglie lussemburghesi (+38,6%) seguite da quelle tedesche (18,8%), dalle austriache (+17,8%) e dalle britanniche (+16,8%). Una migliore capacità di spesa rispetto all'Italia, viene espressa anche dalla Svezia, dalla Danimarca, dalla Francia (+11,9%) e quindi dalla Finlandia e dal Belgio, con aumenti a due cifre.
Data di pubblicazione: