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Uno studio della BASF

Agricoltura e sostenibilita' viste dai coltivatori e dai consumatori

Agricoltura sostenibile, metodi di produzione alimentare e tendenze future del settore agricolo. Sono stati questi i temi su cui si è concentrata la ricerca condotta da BASF, azienda chimica leader al mondo per la produzione di materie plastiche e prodotti per la protezione delle colture.



Lo studio, eseguito per la seconda volta dopo un altro già svolto nel 2011, ha coinvolto un campione di 2.100 agricoltori e 7.000 consumatori distribuiti in 7 paesi diversi (Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Spagna, Stati Uniti). Della sua realizzazione si è occupato l'istituto di ricerca "Sonda Mercato", con sede in Belgio.

Dalle interviste è emerso un interesse verso la sostenibilità in agricoltura, sia da parte degli agricoltori (70%) che da parte dei consumatori (81%). Le prospettive sono però diverse: mentre gli agricoltori vedono la sostenibilità come un problema multidimensionale, i consumatori tendono a dare importanza in particolar modo all'aspetto ambientale.

Risultati della ricerca


I consumatori vedono la sostenibilità come un fatto principalmente legato all'ecologia (22%) o alla capacità di produrre cibo a sufficienza per nutrire la popolazione (18%).

Gli agricoltori hanno invece un'idea più dettagliata e complessa di sostenibilità. Il 40% dà importanza agli aspetti ambientali, il 27% all'uso del suolo, sempre il 27% all'uso dell'acqua, il 25% alla tutela della biodiversità e sempre il 25% alla questione economica legata ai salari.

"Questi risultati ci danno un quadro di come viene percepita la sostenibilità in agricoltura – ha commentato Kristina Winzen, vice presidente per le comunicazioni globali e le politiche gestionali del settore protezione colture di BASF – Coltivatori e consumatori non percepiscono la sostenibilità allo stesso modo."

Anche per quanto riguarda i regolamenti e le norme del settore, la percezione tra i due gruppi è diversa. Il 49% degli agricoltori pensa ci siano troppe regole che gravano sul settore agricolo. Viceversa, il 38% dei consumatori crede che le normative siano insufficienti. Le differenze variano anche in base al Paese di origine: gli agricoltori dei paesi europei avvertono preoccupazione nei confronti della crescita dei regolamenti mentre quelli indiani e cinesi, ad esempio, lamentano l'assenza di regolamentazione nel settore.

Per quanto concerne l'aspetto legato alla soddisfazione, gli agricoltori più felici sono gli statunitensi (l'89% si dichiara soddisfatto), i cinesi (85%) e gli indiani (75%). Diversamente, i consumatori più soddisfatti sono i tedeschi (68%) seguiti da indiani (65%) e statunitensi (63%).

Quasi tutti gli agricoltori concordano che nel futuro si andrà incontro a diversi cambiamenti: i piccoli produttori scompariranno, arriveranno norme più severe, ci saranno dei miglioramenti tecnologici, si dovranno fare i conti con la scarsità d’acqua e si svilupperà l'agricoltura sostenibile.

Per maggiori informazioni sullo studio è possibile consultare il sito www.farmperspectivesstudy.com.

Fonte: BASF, The Chemical Company