L'utilizzo della biodiversità in agricoltura non solo contribuisce a rendere gli ecosistemi agricoli più resistenti e produttivi ma può concorrere a una migliore alimentazione e produttività.
La biodiversità alla base dell'agricoltura
Biodiversità significa innanzitutto fonte di materiale genetico per le generazioni future. Attualmente, sono circa 940 le specie di piante coltivate minacciate a livello globale. Quando va perduta una specie, o la diversità all'interno di una specie, dissipiamo anche quei geni che potrebbero essere importanti per migliorare le colture, ad esempio adattando la loro resistenza a parassiti e malattie, o anche agli effetti del cambiamento climatico.
La biodiversità come metodo economicamente efficace di gestire parassiti e malattie
Si stima che ogni anno il 10-16% dei raccolti globali siano persi a causa di fitopatie e parassiti. Utilizzare la diversità consente agli agricoltori di difendere le colture senza spendere in input chimici.
Un esempio per tutti. In Uganda, i danni da parassiti e fitopatie sono stati ridotti in modo significativo quando i contadini hanno iniziato a coltivare diverse varietà di fagiolo comune con diverse resistenze. Coltivare una combinazione di varietà rende infatti più resistenti i sistemi agricoli.
La biodiversità agricola per affrontare i rischi climatici
Tutti gli agricoltori sono potenzialmente a rischio di eventi meteorologici estremi, e molti stanno già iniziando a subire gli effetti dei cambiamenti climatici. La biodiversità può fornire agli imprenditori agricoli, grandi o piccoli, una maggior scelta colturale e tamponare così gli effetti di eventi come la siccità o le inondazioni.
In Ghana, ad esempio, gli agricoltori stanno piantando varietà di colture che maturano più rapidamente per meglio affrontare i mutamenti di stagionalità e piovosità causati dai cambiamenti climatici. Sempre più agricoltori inoltre si stanno rivolgendo a varietà tolleranti nei confronti di siccità, sommersione e salinità per far fronte alle mutevoli condizioni ambientali.
La biodiversità come aiuto alla salute e all'alimentazione
In tutto il mondo sono circa 7.000 le specie vegetali commestibili, ma oltre il 50% delle nostre calorie di origine vegetale provengono da tre specie soltanto: riso, grano e mais.
Una dieta varia è invece raccomandata da piramidi alimentari e linee guida nutrizionali di tutto il mondo. L'uso eccessivo di una diversità ristretta di alimenti mette a rischio la sicurezza alimentare, in quanto il contenuto di nutrienti varia da specie a specie e, all'interno di una specie, da una varietà all'altra.
La biodiversità a vantaggio della salute del suolo, del nutrimento e dell'habitat di impollinatori e predatori naturali
Le diverse specie e varietà coltivate richiedono diversi condizioni peoclimatiche, concentrazioni di minerali e disponibilità di acqua. Le tecniche agricole tradizionali fondate sulla diversità, come la rotazione colturale, permettono al terreno di rigenerarsi e mantenersi in salute. Anche un diverso utilizzo delle colture e del territorio può attrarre e favorire gli impollinatori di oltre il 75% delle colture più importanti a livello globale. E può anche fornire le condizioni ideali per i predatori naturali dei parassiti, aiutando così gli agricoltori a risparmiare sugli insetticidi. E' il caso, sostiene uno studio condotto in Cina, delle coccinelle che si nutrono degli afidi del cotone permettendo un risparmio di 4,96 dollari per ogni coccinella supplementare su 100 piante di cotone.
La cultura locale è spesso legata alla diversità delle specie autoctone
La biodiversità agricola svolge un ruolo importante anche nel mantenimento dell'identità culturale e delle tradizioni. Molto spesso, infatti, le conoscenze sulle piante medicinali locali e le ricette tradizionali vengono trasmesse di generazione in generazione.