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Gravi rischi entro i prossimi 30 anni

Un nuovo studio mappa la distribuzione globale dei patogeni delle colture

In base ad un recente studio condotto dalla University of Exeter (Regno Unito), molti dei più importanti paesi produttori di alimenti del mondo saranno completamente sommersi da patogeni e parassiti vegetali entro la metà del secolo, se le attuali tendenze continueranno a prendere piede.

Oltre una tipologia su dieci di parassiti è già stata riscontrata in circa la metà dei paesi "ospitanti". Se questa diffusione proseguirà al ritmo attuale, gli scienziati temono che una percentuale significativa di regioni mondiali sarà sopraffatta da attacchi di patogeni entro i prossimi 30 anni.

Gli organismi infestanti includono funghi, batteri, virus, insetti, nematodi, viroidi e oomiceti. La ricerca, pubblicata sulla rivista Global Ecology and Biogeography, descrive i modelli e le tendenze della loro diffusione, e ha utilizzato i database mondiali per investigare sui fattori che influenzano la quantità di paesi colpiti e il numero di parassiti in ognuno di essi.

Secondo il dott. Dan Bebber della University of Exeter, la diffusione di questi patogeni rappresenta una grave minaccia per la sicurezza alimentare globale. I funghi conducono l'invasione mondiale delle colture e sono il gruppo più ampiamente dispersivo, pur avendo la più stretta gamma di ospiti.

Lo studio evidenzia gli infestanti che con molta probabilità risulteranno i più invasivi nei prossimi anni. Nello specifico sono: tre specie tropicali di nematodi galligeni delle radici, le cui larve infettano le radici di migliaia specie vegetali; Blumeria graminis o mal bianco dei cereali, un fungo che colpisce prevalentemente frumento, orzo, avena e segale e che causa una muffa simile a polvere; il virus della tristezza degli agrumi (CTV-Citrus Tristeza Virus), che nel 2000 aveva già colpito 105 dei 145 paesi produttori di agrumi.

Clicca qui per ingrandire l'immagine.

Mappa della distribuzione globale del Citrus Tristeza Virus. Fonte: plantwise.org. Sul sito è possibile effettuare specifiche ricerche per Paese e per tipologia di patogeno.

Inoltre, sono state esaminate le attuali distribuzioni di 1.901 parassiti e patogeni e le osservazioni storiche su ulteriori 424 specie. Per far ciò, si è fatto un uso intensivo degli archivi storici del CABI, i quali documentano parassiti e fitopatie del mondo dal 1822 ad oggi.

E' speranza del dott. Timothy Holmes, direttore delle soluzioni tecniche presso la Plantwise Knowledge Bank del CABI, di trasformare i dati in azioni positive, considerando la crescita della popolazione mondiale. Inoltre, egli ritiene che i cambiamenti climatici - riscaldamento della Terra in primis - rischiano di incidere in modo significativo sulla distribuzione dei parassiti in agricoltura.

Nuove varianti virulenti di infestanti sono in costante evoluzione. La loro comparsa è favorita da un aumento delle dimensioni delle popolazioni dei parassiti e dai loro rapidi cicli vitali, che costringono la selezione diversificata e preannunciano la comparsa di nuovi genotipi più aggressivi. Secondo la prof. Sarah Gurr della University of Exeter, ci sono speranze se verranno attuate forti strategie fitosanitarie e misure di biosicurezza, in particolare nei Paesi in via di sviluppo dove è presente una scarsa conoscenza al riguardo.

Elaborazione FreshPlaza su fonte exeter.ac.uk