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Puglia: la crisi erode le quotazioni dei terreni

La recessione erode anche le quotazioni dei terreni, ma la situazione in Puglia è a macchia di leopardo. Nel 2014, infatti, cresce tra il 5 e il 10% il valore degli appezzamenti adibiti a seminativi, ciliegeti e ad orti irrigui; del 4% delle superfici olivetate del Nord Barese. Altrettanto non può dirsi degli uliveti del Salento, né dei vigneti ad uva da tavola, le cui quotazioni perdono fra il 3% e il 10% registrato in alcune aree della provincia di Taranto.

"I valori dei terreni nella regione - dice Gianni Cantele, presidente della Coldiretti di Puglia - variano a seconda dei settori produttivi. Eccezion fatta per gli appezzamenti coltivati ad uva da tavola e a uliveto del Salento, il valore delle superfici di seminativi, ciliegeti, orti irrigui e uliveti del Nord Barese, le quotazioni sono in rialzo. E' la dimostrazione che molti, soprattutto i giovani, si avvicinino all'agricoltura. Non è un caso che il settore sia l'unico a registrare risultati positivi sui piani economico e occupazionale dove si registra un aumento dell'1,8% nel totale degli occupati, con un +5,6% tra i dipendenti, nel secondo trimestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2013".

Il valore medio dei campi, per ettaro, parte dai 10-15mila euro per i seminativi ai 20-30mila per i vigneti ad uva tavola, con punte di 32-33mila per gli impianti più giovani, dai 18mila per i ciliegeti ai 10mila per gli uliveti e ai 26mila per gli orti irrigui. E', però, opportuno sottolineare che le quotazioni variano a seconda delle aree.

"Le campagne possono offrire prospettive di lavoro - dichiara il direttore della Coldiretti di Puglia, Angelo Corsetti - sia a chi voglia intraprendere un'attività con idee innovative, sia a chi intenda trovare un'occupazione anche temporanea. L'esperienza dimostra come molti giovani abbiano saputo riconoscere e incarnare le potenzialità del territorio trovando in agricoltura uno sbocco occupazionale e anche una migliore qualità della vita".

In ribasso le quotazioni dei vigneti ad uva da tavola. Considerato il peso enorme del settore nell'economia agricola pugliese, le conseguenze si fanno sentire in misura pesante sui valori regionali complessivi dei terreni. "La crisi irrigua del 2012, il maltempo degli ultimi due anni e le frequenti crisi di mercato - afferma Biagio Cistulli, imprenditore di Adelfia, nel Barese - hanno determinato il calo del 3% del valore dei vigneti ad uva da tavola".
Data di pubblicazione: