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Pesche e nettarine in crisi. E le albicocche?

"La crisi di mercato che sta interessando le drupacee, in particolare pesche e nettarine, a mio parere non risparmia nemmeno le albicocche." A dichiararlo a FreshPlaza è Carmela Suriano, general manager di Planitalia.

"La difficile situazione dei mercati non è legata solo alla riduzione dei consumi e alle condizioni meteorologiche, ma è l'epilogo di una crisi strutturale del comparto che si trascina da anni. La mancata programmazione da parte delle organizzazione dei produttori, sia per quanto riguarda le superfici coltivate che per la presenza di troppe varietà - molte delle quali non rispondenti alle esigenze di mercato - unitamente all'elevata frammentazione dell'offerta e alla mancata diversificazione dei calendari di produzione tra i differenti areali produttivi a livello nazionale e comunitario, hanno determinato la debacle delle drupacee."


Carmela Suriano.

"La situazione è talmente drammatica - prosegue Carmela Suriano - che qualsiasi soluzione non potrebbe comunque avere ripercussioni positive sul comparto nell'immediato e le conseguenze per i produttori rimarrebbero disastrose in termini reddituali. Il 2014 può essere però l'anno della svolta; bisogna avviare subito un processo di trasformazione del comparto introducendo innovazioni sia in termini di programmazione delle produzioni sia varietali che di mercato."

"Adeguare l'offerta alla domanda, limitare le superfici, migliorare lo standard qualitativo, diversificare i calendari di produzione e segmentare l'offerta sono solo alcune delle scelte obbligate, che come operatori del comparto dobbiamo avviare se non vogliamo assistere al completo declino di queste produzioni, un tempo vanto dell'agricoltura italiana."

A confermare un andamento decisamente non in linea con lo scorso anno, è anche Assofruit Italia, che ha praticamente concluso la sua campagna drupacee.

"Oltre a un calo produttivo consistente, soprattutto per la famiglia delle albicocche rosse (cfr. FreshPlaza del 08/05/2014), si sono registrati prezzi in ribasso di oltre il 30% rispetto al 2013. A causa delle condizioni climatiche sfavorevoli, infatti, la produzione è stata compromessa a livello qualitativo e si è registrata una scarsa tenuta del prodotto. Se l'anno scorso eravamo riusciti a vendere, per esempio, le albicocche Orange Rubis fino a 3,50 euro/kg, nella stagione 2014 abbiamo registrato una quotazione massima di 2-2,20 euro/kg."