"Guala sulla Fiera dell'ortofrutta: "Serve una sintesi nazionale"
"Primo punto - sottolinea Guala - è riconoscere a Macfrut ciò che è di Macfrut: il merito di avere dato all'Italia e di aver tenuto viva per lunghi anni, grazie alla competenza e al lavoro eccellente del suo presidente Domenico Scarpellini, l'unica fiera italiana di settore, un patrimonio prezioso, da valorizzare."
"Secondo punto: partire dalle esigenze degli operatori, italiani e internazionali, coinvolti nella filiera dell'ortofrutta, per trovare una motivazione forte a dare nuove risposte. Va preso atto che la vetrina internazionale del made in Italy è diventata negli anni Berlino. Occorre analizzare come e perché, con quale valore aggiunto, con quale riduzione dei costi per le nostre aziende, tale vetrina potrebbe spostarsi in una sede italiana."
"In altre parole - precisa Guala - ci sono due elementi principali da tenere in considerazione: le esigenze dell'offerta della produzione italiana di eccellenza da presentare al mondo, da una parte, e la capacità di attirare la filiera mondiale dell'ortofrutta in Italia, nei giorni della rassegna fieristica. Se non si trova una sintesi nazionale attorno a questi due elementi, è meglio lasciare le cose come stanno."
Tra gli interventi degli ultimi giorni, che hanno acceso il dibattito sul tema a livello nazionale, dentro e fuori la categoria dei grossisti, il presidente Guala ha apprezzato l'invito che Giacomo Suglia, presidente APEO (Associazione pugliese esportatori ortofrutta) e vicepresidente Fruitimprese, ha lanciato sulle pagine di FreshPlaza: "Auspico di incontrarci attorno a un tavolo, con l'obiettivo di tutte le imprese: ricavare il miglior risultato con il minimo costo (cfr. FreshPlaza del 14/04/2014)."