Per il territorio cuneese si profila così una straordinaria opportunità: recuperare parte del traffico mercantile proveniente anche dall'Est asiatico, tramite il Canale di Suez, che, attualmente, raggiunge l'Europa attraverso i porti del Nord.
All'incontro, oltre al presidente della Camera di commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello, sono intervenuti Osvaldo Bagnasco, - Mercitalia rail, sub holding Ferrovie dello Stato, Rino Canavese - membro del comitato di gestione dell'Autorità portuale Savona – Genova, Paolo Cornetto - amministratore delegato società APM Terminals Vado Ligure S.p.A. e Luca Remmert - presidente Finpiemonte partecipazioni.
"Si tratta di un'opportunità straordinaria per le tante imprese che hanno reso possibile il 'modello Cuneo' – ha sottolineato il presidente dell'Ente camerale Ferruccio Dardanello – Dobbiamo essere pronti e coesi, tutti insieme, territorio, istituzioni, imprese e politica, a coglierla per incanalare questo flusso di merci, inarrestabile nella sua crescita, perché porti sviluppo e occupazione anche alla Granda".
Le presentazioni hanno evidenziato l'enorme portata degli investimenti che da anni una joint venture internazionale, a guida di APM Terminals, il cui socio di maggioranza è il colosso Maersk, sta realizzando per rispondere alle nuove sfide della logistica.
"Vado vuole essere la 'porta logistica sul mondo' per il territorio cuneese, area che riveste per noi un'importanza fondamentale – ha commentato l'amministratore delegato di APM Terminals Vado Ligure S.p.A. Paolo Cornetto - Ci auspichiamo, e lavoreremo insieme agli operatori locali, per far si che i traffici di merci da e per questo territorio si sviluppino ulteriormente con l'entrata in servizio del terminal. Saranno garantiti collegamenti e servizi e spingeremo molto sulla ferrovia per un trasporto più sostenibile".
Favorita da fondali naturali particolarmente profondi (fino a 24 metri), Vado è oggi teatro di una trasformazione che nei prossimi mesi vedrà attraccare navi che trasportano fino a 20.000 container, a fronte di una gestione automatizzata degli enormi volumi di merci, sia nelle fasi di scarico e stoccaggio, sia in quelle più complesse dei varchi doganali.
"La realizzazione di quest'opera, pensata nel 2005, è stata particolarmente complessa sia per le sue straordinarie dimensioni - si pensi che la struttura è alta 28 metri ed ha una superficie di 21 ettari - che per garantire un attento e scrupoloso controllo ambientale - ha aggiunto Rino Canavese, membro del comitato di gestione dell'Autorità portuale Savona Genova. - Ora siamo alle fasi finali e tra un anno la vedremo in funzione".
Tante le opportunità per l'economia cuneese, dalle prospettive che si aprono per la trasformazione delle merci all'attrazione delle direttrici di traffico e dei conseguenti poli logistici, di cui queste stesse merci dovranno usufruire per raggiungere i mercati di destinazione.