Piemonte: alla scoperta del mirtillo biologico di Asprofrut
Presso l'organizzazione di produttori piemontesi Asprofrut, la stagione del mirtillo inizia verso il 10-15 giugno e prosegue fino a metà agosto circa. "Per quest'anno - spiega Alessandra Sacchetto, commerciale presso l'ufficio fresco di Asprofrut - si stima una produzione pari a 1000-1200 quintali di mirtilli, di cui oltre il 50% di produzione da agricoltura biologica".
Asprofrut ha recentemente investito nel mirtillo biologico, con nuovi impianti messi a dimora e infrastrutture per la gestione dei quantitativi prodotti. "Tra le aziende frutticole associate ad Asprofrut - spiega ancora Alessandra - ci sono i tre maggiori produttori di mirtillo del Piemonte. Insieme rappresentano una produzione di oltre 600 quintali e vantano diversi anni di esperienza nel campo". La coltivazione del mirtillo si effettua nelle zone collinari del cuneese, su terreni di tipo acido, che ben si prestano a questa tipologia di produzione.
"Contiamo di esportare il 70-80% del nostro mirtillo, soprattutto verso nostri clienti consolidati in Europa, principalmente in Inghilterra, Irlanda, Germania e Svizzera. I nostri clienti sono importatori esteri che riforniscono la grande distribuzione. Il mercato europeo - aggiunge Alessandra - è sicuramente in espansione, e auspichiamo di raggiungere sempre nuovi mercati".
L'offerta di mirtillo sta registrando una forte crescita sia a livello nazionale che europeo e mondiale, favorita dalle molteplici qualità benefiche e nutrizionali di questo prodotto. "Inoltre - dice Alessandra - il mirtillo è un prodotto pratico, gustoso, di pronto consumo e adatto anche ai bambini. In Germania, per esempio, si registra una domanda sostenuta per il mirtillo e anche la produzione interna è abbondante".
Le confezioni di frutta e mirtilli Asprofrut sono commercializzate a marchi "Quella buona" e "Bio Asprofrut".
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Alessandra Sacchetto
Commerciale ufficio fresco
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Il team di Asprofrut. Da sinistra a destra: Leonardo Spaccavento, Domenico Sacchetto, Alessandra Sacchetto e Alberto Invernizzi