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Fake news dire che i prezzi ortofrutticoli all'ingrosso sono lievitati: presentato il primo rapporto Italmercati-Bmti

Prezzi sostanzialmente stabili, quelli all'ingrosso, negli ultimi otto anni, con piccole oscillazioni dovute agli effetti climatici o ai mutamenti della domanda e dell'offerta. Gli esempi più rilevanti sono quelli dei limoni e delle carote: nel primo caso l'aumento di richiesta ha ritoccato in alto il prezzo per via delle notevoli qualità nutraceutiche dell'agrume (si pensi alla diffusione della cosiddetta "dieta del limone"), nel secondo una diminuzione dell'offerta ha inciso, a sua volta, sul prezzo in favore del produttore. Una crescita della domanda si registra anche per kiwi, ananas e cicoria.


A illustrare la dinamica Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati nel corso della presentazione del "Primo Rapporto sul prezzo dei prodotti ortofrutticoli" dall'eloquente titolo: "Trasparenza al centro", frutto dell'intesa tra la rete dei mercati italiani all'ingrosso e Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti).


Andrea Zanlari, Alessandra Pesce, Fabio Massimo Pallottini. Foto: Twitter

Si tratta dell'analisi di 6 milioni di dati (in 20 anni) sui listini rilevati nei 19 mercati nazionali con 6mila voci a catalogo e 240mila dati internazionali. "Rilevazioni con tecniche collaudate", spiega Pallottini, che Italmercati mette a disposizione degli addetti ai lavori e del governo. L'evento di presentazione, in un hotel di Roma a pochi passi dalla sede del Mipaaf, è stata infatti l'occasione per il primo incontro, almeno nella sua veste di sottosegretario all'Agricoltura, con Alessandra Pesce, in attesa delle deleghe previste prima della pausa estiva.

Pallottini, che è anche direttore generale del Car (Centro Agroalimentare di Roma), si batte da tempo perché il ministero dedichi uno specifico ufficio al rapporto con i mercati all'ingrosso: "La filiera tradizionale è ancora oggi un presidio fondamentale per il futuro della produzione e dell'imprenditoria. Anche Fao e Oms ne apprezzano il ruolo per la promozione di una sana e corretta alimentazione".

E una corretta informazione sui prezzi è "l'elemento di forza del sistema dei mercati", dice ancora il presidente del network fra le undici maggiori strutture logistiche distributive del fresco italiano, che sviluppa un giro d'affari di 5,6 miliardi l'anno, il 3% del Pil agroalimentare, ed è capace di 286mila rilevazioni l'anno su 286 prodotti di 66 paesi. "Un presidio pubblico, anche rispetto alla legalità".


La rete di Italmercati (clicca qui per un ingrandimento)

"Questo rapporto consente di fare alcune considerazioni senza tema di smentita: l'andamento dei prezzi negli ultimi anni può dirsi, per i prodotti in esame, stabile e in ogni caso ristretto in una fascia di fluttuazione percentuale limitata - da valori minimi e massimi segnati dalla disponibilità dei volumi consentita dal clima - pari a circa un 15% in otto anni".



"Questa rilevazione costituisce un prezioso patrimonio cognitivo in grado di garantire informazione puntuale, consapevolezza merceologica, trasparenza agli scambi commerciali - conclude Pallottini- è una fake news dire che i prezzi all'ingrosso sono lievitati, anzi! Diversi prodotti sono calati, come zucchine, albicocche, aglio e cetrioli". E' la ricerca di una sorta di "patto con i media", quella di Pallottini quando, rivolto alla platea dei giornalisti, esorta a "non chiamare solo quando nevica".



Questo "progetto trasparenza" prevede ogni venerdì sul sito di Italmercati "La Borsa della spesa", un servizio per un consumo consapevole che consentirà di scoprire il prodotto della settimana.

Alessandra Pesce, intervenuta alla presentazione, sembra apprezzare: "Tecnologie e innovazioni sono due pilastri su cui poggiare lo sviluppo dell'agroalimentare made in Italy. Questo lavoro si presta a un utilizzo efficace sotto diverse angolazioni: costituisce un grande elemento di trasparenza nella contrattazione per i produttori, permette ai consumatori di esprimere una domanda corretta e consapevole e accompagna le scelte di politica nella verifica delle condizioni di mercato. Con queste opzioni ritengo che l'uso delle informazioni raccolte possa essere ulteriormente valorizzato e invito gli autori del lavoro a riflettere sulle forme più appropriate di accessibilità, in modo da poter beneficiare appieno degli strumenti informativi messi a punto".



Secondo il presidente di Bmti Andrea Zanlari: "Avere un database sulle tendenze nei mercati all'ingrosso degli ultimi 10 anni aiuterà tutto il comparto ad avere un approccio e una visione più moderni. Con la giornata di oggi apriamo davvero una nuova fase che mette l'Italia all'avanguardia, rendendo il sistema più competitivo e, soprattutto, più trasparente".

"Sarà un punto di osservazione - ha spiegato ancora - per comprendere dinamiche in atto e anticipare tendenze. Per produrre cibo, non sprecare, avere ricadute compatte su tutte le filiere, per ottenere notizie previsionali per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici. Perché le istituzioni abbiano contezza degli andamenti delle filiere per mettere a punto azioni veloci ed efficaci. Si apre una nuova fase per l'agroalimentare made in Italy e i mercati ne sono un player importante".



Già ora, tra le cifre snocciolate dal rapporto, c'è quella delle 6.500 tonnellate di prodotti recuperati nel 2017 dagli undici partner di Italmercati a favore di organizzazioni senza scopo di lucro nell'ambito di progetti dedicati alla fascia più indigente della popolazione.

Autore: C.A. per FreshPlaza
Data di pubblicazione: