La ricerca e la sperimentazione di Valagro al servizio del territorio ibleo per rafforzare le strategie di difesa nella lotta ai nematodi
Al meeting di Valagro, i riflettori sono stati puntati sull'avanguardia dei metodi di difesa dai nematodi. Una proposta di tecnologia virtuosa, in linea con la nuova normativa europea che ha ristretto la gamma dei prodotti impiegabili sulla base di considerazioni eco-tossicologiche.
Il team di Valagro al Donnafugata Resort.
Una criticità emersa in particolare dalla dismissione imposta del bromuro di metile, che per decenni ha costituito in agricoltura una valida soluzione nei confronti della complessa problematica legata ai parassiti della terra.
"Un mercato floridissimo, nel quale però il 70% dei preparati è stato messo fuorilegge o comunque posto in scadenza. Se consideriamo poi che il 45% del bromuro impiegato in Europa era consumato dagli agricoltori italiani, possiamo avere una dimensione dell'impatto che la revisione europea dei principi attivi utilizzabili nella lotta ai nematodi ha prodotto", dichiara Sebastiano D’Amico, product manager di Valagro, azienda impegnata sul fronte della ricerca e della sperimentazione di metodi alternativi, capaci di garantire maggiore sostenibilità ambientale e maggiore sicurezza per gli operatori. A tal fine, Valagro investe annualmente nella ricerca 2 milioni di euro.
"La filosofia che la Comunità Europea vuole trasmettere alle imprese agricole - osserva il product manager - è quella di raggiungere bassi livelli di impatto ambientale. Si vuole fare dell’Europa un posto più sicuro".
Strategica la scelta della location del meeting, in un'area ad altissima concentrazione di imprese orticole. "Considerata la forte valenza informativa dell'incontro - dichiara D’Amico - abbiamo puntato ad una zona chiave della fascia vocata, in modo da catalizzare l’attenzione del maggior numero d'imprese".
Da sinistra: D'Amico, Mirabella, Nobile e Pezzolato.
Presente al meeting anche l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia. "I nematodi - ha spiegato il dott. Sebastiano Privitera dell'Osservatorio Malattie delle Piante di Acireale, intervenuto all’incontro - sono dei veri e propri "killer" capaci di annientare le colture orticole, comprese quelle a pieno campo, come patata e carote, e le stesse piante ornamentali: comparti d’eccellenza e di grande valenza economica anche e soprattutto nel settore delle esportazioni all'estero. Il parassita va infatti a compromettere i processi di assorbimento delle sostanze nutritive da parte delle colture, impedendone la crescita".
Un’emergenza fitosanitaria che reclama una corretta informazione e divulgazione presso il mondo dell’imprenditoria agricola. "Le analisi nematologiche – aggiunge il dott. Privitera - sono fondamentali, soprattutto in presenza di nuovi impianti, al fine di utilizzare gli strumenti di difesa adeguati. Perché è certo che intervenire per tempo azzera o riduce drasticamente il rischio di gravissime perdite sia produttive che commerciali".
Privitera ha peraltro ricordato il caso emblematico di una grossa partita di piante ornamentali destinate alla Turchia, e là bloccate a seguito di rigidi controlli fitosanitari, con conseguenti danni economici per l'esportatore.
Al Donnafugata Resort, dunque, il mondo della produzione ha potuto valutare i metodi e le soluzioni d’avanguardia nei sistemi di difesa e contrasto dei nematodi, tecniche ormai imprescindibili se si vuole mantenere alto il livello di produttività e al contempo rispondere agli standard europei in fatto di salubrità e di qualità".
Scaletta degli interventi:
Le problematiche nematologiche delle colture orticole
S. Privitera
Servizio fitosanitario Regionale - Osservatorio per le malattie delle piante – Acireale
Scenario di mercato
S. D’Amico
Product Manager Valagro S.p.A.
Approfondimento tecnico
D. Pezzolato e V. Lorito
Crop Specialist Valagro S.p.A.
Evidenze sperimentali
R. Nobile
Sperimentatore Sicilia Valagro S.p.A.
Contatti
Sebastiano D'Amico
Product Manager Farm
Mob. 334 6403431
Tel. 0872 881406
Email: s.damico@valagro.com