Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Di Giambattista Pepi

I produttori del Consorzio coop ortofrutticolo Alto Viterbese si preparano a raccogliere le patate della Tuscia – Alto Lazio

Si avvicina a grandi passi la stagione della patata della Tuscia Viterbese, un prodotto tipico dell’Alto Lazio, la cui raccolta e commercializzazione dovrebbe cominciare tra la seconda e la terza decade del mese di luglio con le varietà precoci a pasta gialla.

La raccolta comincerà tra una ventina di giorni
"C’è una comprensibile attesa nei produttori per l’imminente avvio della campagna di raccolta delle varietà precoci di patate della Tuscia Viterbese", conferma Vincenzo Rosati, direttore del Consorzio cooperativo ortofrutticolo Alto Viterbese – Società cooperativa agricola, con sede a Grotte di Castro (provincia di Viterbo), che associa cinque cooperative con 220 soci, una superficie agraria utilizzata di 800 ettari e controlla e commercializza per il mercato fresco una produzione media annua di circa 27.000 tonnellate di patate. "La raccolta, se il tempo non si metterà di traverso, dovrebbe cominciare tra una ventina di giorni".


I prodotti tipici del CCORAV: le patate dell'Alta Tuscia, l'aglio rosso di Proceno, le lenticchie di Onano e i ceci del solco dritto di Valentano
 
La semina dei tuberi partita in ritardo
Di norma l’epoca considerata ottimale per la semina dei tuberi nell’Alto Viterbese è nel periodo compreso tra il 10 marzo ed il 20 aprile, in modo da evitare che, nell’emergenza delle piante, ci sia pericolo di brinate o gelate tardive.

L’instabilità meteo-climatica della scorsa primavera, ha di fatto ritardato di circa due settimane la semina dei tuberi. La semina è avvenuta sia manualmente, sia con macchine piantatrici.

La distanza tra le file è stata compresa tra i 70 ed i 90 centimetri, mentre tra le piante andava dai 20 ai 25 centimetri e la profondità dagli 8 ai 10 centimetri.
Le quantità di seme ad ettaro è variata tra i 1.000 ed i 1.200 chili per il seme tagliato e tra i 1.800 ed i 2.000 chili per il seme intero.

Produzioni e rese nella media, qualità più elevata
Le produzioni e le rese dovrebbero essere più o meno nella media degli anni scorsi. La qualità del prodotto dovrebbe poter soddisfare standard elevati di qualità.

Il calendario delle varietà offerte
La campagna di raccolta comincia con Agata, varietà precoce a pasta gialla ed a buccia liscia per poi proseguire con quelle medio precoci, sempre a pasta gialla. Tra queste ultime citiamo la varietà Ambra, che si è rivelata interessante per le produzioni biologiche, Monalisa, adatta alla raccolta meccanica e di buona conservabilità, e Vivaldi, il cui tubero ha una forma lungo-ovale. Tra le varietà tardive, ma destinate alla trasformazione industriale, va ricordata la Kuroda, a buccia rossa, con tuberi uniformi.
 
Stoccaggio, lavorazione e commercializzazione
Una volta raccolte, le patate vengono conferite dai soci nello stabilimento dove vengono lavorate, confezionate e commercializzate senza ulteriori passaggi intermedi, preservando intatte le caratteristiche organolettiche ed estetiche del prodotto. Lo stabilimento dispone di nove linee di confezionamento del prodotto fresco e 19 celle frigorifere per la conservazione di 20.000 tonnellate di prodotto.


Lo stabilimento di lavorazione e confezionamento dei prodotti dei soci
 
La tipologia, l’area di produzione ed il pedo-clima della zona
L’area interessata alla produzione della patata è situata tra l’Umbria e la Toscana, a nord del Lago di Bolsena e comprende per intero i comuni di Grotte di Castro, S. Lorenzo Nuovo, Gradoli, Latera, Bolsena, Onano e, parzialmente, Acquapendente e Valentano.

Dalla carta delle permeabilità, risulta che vi sono terreni per il 65% altamente permeabili per porosità, mentre nella parte più a nord e intorno al lago di Bolsena si scende al 20%, arrivando fino al 15% nella fascia centrale.

I terreni in ogni caso sono di origine vulcanica, derivati da formazioni laviche e piroclastiche che, grazie alla loro dotazione di elementi chimici ed alla particolare tessitura del terreno, consentono una favorevole coltivazione della patata.

Il pH dei terreni è compreso tra il 6 ed il 6,8; elevato è il contenuto di potassio e di anidride fosforica; per il calcio si riscontrano valori che vanno dal medio all’elevato, mentre per la sostanza organica si ha una certa variabilità, con tendenza verso il basso.

Soltanto alcuni terreni posti sulla piana di Latera e Valentano evidenziano differenze più marcate con assenza o piccole tracce di calcare, con reazione acida o subacida, di colore rossiccio e con tessitura variabile. Anche questi terreni, ad eccezione di alcune zone circoscritte, risultano adatti alla coltivazione della patata.

Dalle stazioni di rilevamento del clima della zona si evidenziano che le precipitazioni medie oscillano tra gli 850 ed i 1.200 millimetri concentrate nelle stagioni autunnali e primaverili, mentre si creano condizioni di siccità nel periodo che va dal 15 luglio al 20 agosto. Le temperature medie oscillano tra i 13,5° ed i 15,5°.
 
Altre produzioni dei soci
Oltre alle patate, che rappresenta l’attività prevalente del Consorzio, la società cooperativa si occupa della commercializzazione di altri prodotti tipici della Tuscia Viterbese come le Lenticchie di Onano, i Fagioli del Purgatorio di Gradoli, i Ceci del solco dritto di Valentano, l’Aglio rosso di Proceno ed il Farro del Pungolo.

Il CCORAV in cifre
Soci: 5 cooperative con 220 aderenti.
SAU: 800 Ha
Produzione controllata e commercializzata: 27.000 tonnellate.

Contatti:
Consorzio cooperativo ortofrutticolo Alto Viterbese – Società cooperativa agricola
Località Salcinella – 01025 Grotte di Castro (Viterbo)
Tel.: (+39) 0763 796117
Fax: (+39) 0763 796017
E-mail: ccorav@ccorav.it
Web: www.ccorav.it
Data di pubblicazione: