"La nostra campagna finocchio è terminata circa un mese fa. Non è stata una stagione favorevole: i consumi ne hanno risentito e la domanda è calata. Abbiamo lanciato un nuovo packaging che però ha coperto una percentuale esigua della nostra produzione complessiva e che, almeno quest'anno, non ha fatto la differenza. Per quanto compete noi, inoltre, soffriamo di un deficit infrastrutturale che non favorisce la commercializzazione di un prodotto delicato come il finocchio". Così a FreshPlaza un produttore di Crotone.
"Con il prodotto grezzo siamo rimasti esclusivamente a livello nazionale (magazzini di lavorazione in Campania e Romagna) mentre il finocchio lavorato ha raggiunto sia i mercati del Nord Italia sia la Francia. In questo secondo caso, i riscontri sono stati positivi".
Come già anticipato sulle nostre pagine (cfr. FreshPlaza del 31/05/2018), il produttore conferma che sul finale di campagna c'è stata una leggera ripresa. "Ma a quel punto l'offerta era in netto calo, e quindi, per banale legge di mercato, con la riduzione di prodotto disponibile i prezzi sono aumentati. Non è stato un discorso legato a un incremento della domanda".
Tutto ciò avveniva verso la seconda metà di aprile, quando l'azienda volgeva ormai al termine della sua campagna. "Gli aumenti di prezzo, perciò, per noi sono risultati irrisori".