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Il valore nutrizionale dei micro-ortaggi

I micro-ortaggi o microgreens sono piante piccolissime, tagliate da 7 a 21 giorni dopo la germinazione e ad un'altezza massima di appena 9 centimetri. Gli chef li usano spesso per dare un tocco di colore e originalità ai loro piatti. Ma il valore estetico è solo una delle straordinarie qualità di questi nuovi superfood.

I micro-ortaggi sono più facili da usare e la concentrazione di nutrienti è doppia rispetto alla stessa quantità di ortaggi tradizionali. Il valore nutrizionale dei micro-ortaggi sta nella straordinaria concentrazione di vitamine e antiossidanti. Soprattutto vitamine E, K e C, e poi calcio, ferro e un'ampia gamma di oligoelementi.

Possono essere considerati quasi dei nutraceutici, degli integratori: mangiarne anche poche foglie assicura gran parte del fabbisogno giornaliero. Consumare la verdura, base di ogni dieta sana, diventa così molto più facile. In più non ci sono scarti e la coltivazione in spazi stretti si presta bene all'agricoltura urbana, una tendenza in crescita anche da noi. La coltivazione è poi sostenibile e biologica per definizione: il ciclo di vita è così breve che serve pochissima acqua e si può fare a meno di pesticidi perché i parassiti non hanno il tempo di attaccare le piante.

In cucina i micro-ortaggi si usano come quelli tradizionali, con il vantaggio della freschezza assoluta perché si raccolgono al momento. Si possono consumare crudi, e quindi al massimo delle loro proprietà, perché tenerissimi. Il sapore molto intenso permette di arricchire i piatti basic: la bietola per esempio sta bene nelle insalate miste e nelle zuppe, il cavolo rosso nei piatti di pesce e la rucola in quelli a base di patate.
Data di pubblicazione: