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Gli ortaggi a foglia verde rallentano il declino cognitivo

Per aumentare la comprensione dei meccanismi biologici legati ai meccanismi cognitivi, medici della Rush University di Chicago e nutrizionisti della Tufts University di Boston hanno studiato le relazioni individuali legate al declino cognitivo dei nutrienti primari e dei composti bioattivi presenti nelle verdure a foglia verde, tra cui vitamina K (fillochinone), luteina, beta-carotene, nitrato, folato, kaempferol, e alfa-tocoferolo.

Si tratta di uno studio prospettico nell'ambito del Progetto Memoria e Invecchiamento, a cui hanno partecipato 960 persone di età compresa tra 58 e 99 anni e che hanno risposto a un questionario sulla frequenza degli alimenti che consumano e sulle loro abitudini.

Da un modello misto lineare adattato per età, sesso, livello di istruzione, partecipazione ad attività cognitive e fisiche, consumo di pesce e alcol, fumo, è risultato che il consumo di verdure a foglia verde è associato a un declino cognitivo più lento. Laddove risultavano assunzioni più elevate di ciascuno dei nutrienti e dei composti bioattivi, ad eccezione del beta-carotene, corrispondeva un declino cognitivo più lento.

Lo studio indica che il consumo di circa 1 porzione al giorno di verdure a foglia verde e alimenti ricchi di fillochinone, luteina, nitrato, acido folico, α-tocoferolo e kaempferolo può aiutare a rallentare il declino cognitivo con l'avanzare dell'età.

Fonte: Martha Clare Morris, Yamin Wang, Lisa L. Barnes, David A. Bennett, Bess Dawson-Hughes and Sarah L. Booth, 'Nutrients and bioactives in green leafy vegetables and cognitive decline', 2018, Neurology.