Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
La riflessione di un operatore del settore servizi e logistica all'ingrosso

"Bisogna potenziare i Mercati generali"

"Il settore agroalimentare, in particolare il commercio legato a questo ambito, sta vivendo una progressiva privatizzazione. Questo fenomeno si manifesta attraverso l'eliminazione delle intermediazioni nella filiera, permettendo così ai grandi distributori di stipulare contratti direttamente con i produttori. La filiera lunga è davvero il problema?". Così comincia la riflessione di Stefano Luciano, presidente della Cooperativa di servizi e logistica CNL, con sede al Centro Agro Alimentare di Napoli (CAAN).

"Non sembra essere una coincidenza il fatto che le analisi delle civiltà antiche e storiche rivelino come le società più sviluppate e prospere fondassero il loro benessere sul commercio e sul mercato. Quest'ultimo, inteso come spazio concreto oltre che concettuale, rappresentava il punto d'incontro tra merci e individui, luogo di formazione di legami e contratti commerciali. In questo contesto, pur nell'ambito di una libertà regolamentata, prevaleva la norma economica basata sul principio di domanda e offerta", continua Luciano.

"Una stratificazione commerciale che in Italia esiste, storicamente, ma che ha bisogno di essere rinforzata e difesa da attacchi e speculazioni che ne minano le fondamenta e il futuro. I Centri agroalimentari, o per brevità, i Mercati generali sono una realtà importante per il nostro Paese. Il mercato agroalimentare non è più solo un punto d'incontro tra prodotti e commercianti, ma diventa un fulcro per il coordinamento, il controllo della qualità e sicurezza, l'osservanza della legalità e la protezione dei diritti. Deve essere concepito e sviluppato come un hub di servizi che salvaguardi gli interessi dei consumatori, ma anche quelli dei produttori e dell'equità commerciale. I mercati rappresentano l'arteria vitale per i piccoli produttori, spesso custodi di biodiversità e tradizioni".

"Oggi i mercati svolgono un'autentica funzione sociale, che non va ridotta a mero spreco di risorse collettive - spiega Luciano - Sebbene in certi contesti ciò possa apparire indiscutibile, è fondamentale invece utilizzare i mercati come strumento per migliorare la qualità del servizio, anche con il contributo del settore privato. Prendiamo come esempio la pandemia. Se è vero che il Paese ha affrontato gravi difficoltà nei servizi fondamentali, dalla sanità ai trasporti, fino all'istruzione, c'è un settore che invece ha registrato un'eccezionale efficienza: quello della produzione e del commercio agroalimentare. Quest'area si è dimostrata cruciale, con i Mercati che hanno giocato un ruolo chiave, soprattutto nel mantenere una certa stabilità dei prezzi e nell'assicurare l'efficienza delle catene logistiche e commerciali, inclusi i sistemi di refrigerazione".

Infine, Luciano sottolinea anche il ruolo che un centro agroalimentare ha in termini di sicurezza alimentare. "È evidente che il Mercato debba non solo fungere da ente di verifica e controllo per proteggere il proprio ruolo, ma anche operare come garante, tracciando e certificando i prodotti attraverso protocolli e procedure che assicurino, come priorità assoluta, la qualità e la sicurezza degli alimenti per i consumatori".