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Benoît Labouille, SCEA de Pinchagut

La patata dolce francese deve affrontare la forte concorrenza dell'Egitto

Benoit Labouille, direttore delle aziende SCEA Pinchagut e SCEA Bio Pinchagut, entrambe con sede nella regione francese della Nuova Aquitania, apre la decima stagione delle patate dolci, guardando alla campagna francese appena terminata, e alle sfide riscontrate in termini di produzione e vendite.

"Nessun problema di stoccaggio quest'anno"
Mentre la precedente campagna era iniziata in anticipo a causa delle alte temperature, la campagna 2023/24 è iniziata il 30 agosto, con quasi quattro giorni di ritardo, e condizioni di crescita più complicate rispetto all'anno precedente. "Ci sono state molte fluttuazioni climatiche. La pioggia e il freddo a maggio, durante i trapianti, hanno comportato alcune perdite. Successivamente, nella seconda metà di giugno, il clima caldo e umido ha reso difficile il controllo meccanico dell'inerbimento ed è stato necessario intensificare il diserbo manuale. A fine ottobre sono caduti anche 300 mm di pioggia, che hanno ostacolato la raccolta. "Finalmente, a metà novembre, è tornato il bel tempo e siamo riusciti a raccogliere ciò che era rimasto, raddoppiando i turni. Un aspetto molto positivo della campagna è che le condizioni di stoccaggio erano perfette. Le patate dolci hanno resistito molto bene durante il processo di stagionatura, a differenza dei gravi problemi di marciume che avevamo riscontrato tre anni fa, dopo un periodo ugualmente umido e piovoso, e con un raccolto non ancora completato".

Forte concorrenza dall'Egitto
La campagna è iniziata bene con "un grande interesse per l'origine francese all'inizio della stagione e l'impegno alla sua promozione da parte dei rivenditori locali", ma da metà dicembre in poi la concorrenza straniera ha messo in difficoltà la patata dolce francese. "Durante questa campagna, abbiamo sentito molto la concorrenza spagnola, e soprattutto dell'Egitto. Anche se la produzione francese resta importante nelle scelte d'acquisto dei consumatori, non c'è dubbio che il prezzo sia decisivo nel contesto attuale. Quando le differenze di quotazioni raddoppiano, con le patate dolci straniere vendute nei negozi a meno di 1,50 euro, i consumatori scelgono il prezzo più basso", spiega Benoit.

Durante le festività natalizie, le attività promozionali dei supermercati spesso fanno perdere quote di mercato alle patate dolci francesi, che però di solito riconquistano la loro posizione il mese successivo. "Quest'anno, invece, le promozioni sono durate fino a gennaio, quindi non siamo riusciti a riprendere un buon ritmo fino a febbraio". Di fronte a una domanda in costante crescita, la produzione francese continua ad aumentare, ma Benoit Labouille avverte che è fondamentale che i prezzi rimangano molto al di sopra di quelli d'importazione, altrimenti la situazione sul mercato potrebbe complicarsi. "Le nostre rese sono ancora più basse e i nostri costi di manodopera sono troppo alti rispetto a quelli dei concorrenti stranieri".

Sviluppi nel packaging
La SCEA de Pinchagut produce patate dolci convenzionali e biologiche su quasi 40 ettari. Attualmente è in corso un ampliamento della superficie coltivata. Inoltre, l'azienda continua a investire nel miglioramento delle condizioni di stoccaggio e confezionamento per "perfezionare la fase di maturazione e stoccaggio, aumentare la flessibilità per soddisfare le esigenze dei clienti e facilitare il lavoro del team", conclude Benoit Labouille.

Per maggiori informazioni:
SCEA de Pinchagut
Pinchagut 33113 Bourideys
benoit.labouille@pinchagut.fr

Data di pubblicazione: