Per la raccolta delle prime albicocche, pesche e nettarine precoci scoperte e coltivate nell'arco jonico bisognerà attendere almeno la prima decade di maggio. E' quanto emerge dall'analisi sullo stadio fenologico delle drupacee localizzate da Sibari a Metaponto, a distanza di un mese dall'ultimo incontro con Franco Lillo, tecnico di campo della OP Asso Fruit Italia di Scanzano Jonico (Matera).
"Sulla tabella di marcia non si è recuperato nulla. Al momento è dunque confermato il ritardo di circa una settimana rispetto alla passata campagna, malgrado questi ultimi giorni di caldo fuori stagione. Si ipotizza in ogni caso che, se l'andamento climatico mite dovesse proseguire, si potrebbe registrare un lieve recupero nella fase di sviluppo e maturazione dei frutti. La situazione in campo è dunque contrastante: ci sono impianti e varietà, come l'albicocco Pricia, ancora in fioritura o il pesco Sagittaria, sul quale le operazioni di diradamento sono partite da poco".
Nettarina Early Bomba - foto scattata il 10 aprile 2024
"Abbiamo ragione di credere - spiega ancora Lillo - che assisteremo a un'annata piuttosto normale, in cui verranno rispettati i calendari di raccolta delle cultivar, senza accavallamenti né conseguenti deprezzamenti della merce. Dalle prime stime, i quantitativi sono inferiori a quelli del 2023 di circa il 10%; una flessione attribuibile probabilmente alle anomalie climatiche".
Albicocca Mogador - foto scattata il 10 aprile 2024
Il tecnico stima l'avvio della raccolta per la nettarina Flariba intorno al 10 maggio, mentre quella per la Early Bomba è prevista il 25 maggio. Le prime pesche Play Gold 10 saranno raccolte intorno al 10-15 maggio. Invece per l'albicocca Mogar, i primi stacchi partiranno non prima della metà del prossimo mese.