I mango provenienti dall'Africa occidentale arriveranno a breve in Europa. La raccolta è iniziata il 12 aprile in Costa d'Avorio e i primi container trasportati da MSC (Mediterranean Shipping Company) arriveranno nei porti europei (Dunkerque, Anversa, Rotterdam e Londra) a partire da questa settimana (la 18 del 2024, ndt). Dopo un inizio difficile della campagna 2024, con una scarsa produzione e prezzi elevati, il mercato del mango è destinato a recuperare e a tornare a una certa normalità. Grégoire Fanost, responsabile settore mango e frutta da maturare presso SIIM, filiale del gruppo Omer-Decugis & Cie, offre una panoramica iniziale della nuova campagna del mango e delle principali questioni in gioco.
SIIM ha scelto di concentrarsi sui 4 segmenti della gamma BAMA (banana, ananas, mango, avocado, che rappresentano quasi il 92% dell'offerta esotica) per una "completa rappresentanza".
Ritorno ai volumi standard nel 2024
L'anno scorso, la produzione di mango dell'Africa occidentale è risultata inferiore (-25%), in parte a causa delle condizioni meteo avverse. Il 2024 dovrebbe segnare un ritorno ai "volumi standard, con quasi 30.000 tonnellate esportate in Europa, vicini ai livelli di due anni fa". La campagna copre quattro Paesi di produzione (Costa d'Avorio, Mali, Burkina Faso e Senegal) e si prevede durerà fino alla fine di luglio. "Siamo gli unici operatori a fornire tutte e quattro le origini, direttamente dai produttori", spiega Grégoire Fanost. Grazie alla "fioritura abbondante e fitta, la campagna dovrebbe avere un inizio forte e rapido, consentendoci di commercializzare la maggior parte dei volumi con la migliore qualità e freschezza". Anche le famose e abbondanti piogge di marzo hanno prodotto ottimi calibri. "Di solito optiamo per il calibro 9/10, ma quest'anno sceglieremo quello 8/9, adatto alle vendite nei supermercati".
"Dobbiamo riaccendere il desiderio dei consumatori per il mango"
"Dopo diverse annate difficili per il settore del mango, quest'anno tutto è pronto per una grande campagna", secondo Grégoire Fanost. "La Spagna ha perso quasi il 70% dei suoi volumi di mango Osteen. Gli operatori hanno fatto del loro meglio per compensare questo calo con la varietà brasiliana Keitt, che rimane meno popolare. Il calo dell'offerta, combinato con una forte domanda, ha ovviamente fatto salire i prezzi. Il Perù è partito in ritardo, con una produzione in calo di quasi il 70%, insieme a problemi di qualità e conservabilità".
Da settembre 2023, i prezzi del mango hanno raggiunto livelli record. Sebbene il mango sia al 4° posto tra i frutti esotici più consumati in Francia, i problemi di qualità e i prezzi elevati hanno influito negativamente sulle vendite. I consumatori hanno perso interesse per il prodotto. Di conseguenza, le vendite sono diminuite del 50% nel primo trimestre del 2024. Quest'anno la posta in gioco per la campagna africana è quindi alta. "Dobbiamo riaccendere il desiderio dei consumatori per i mango e invogliarli all'acquisto, tornando a livelli di prezzo normali".
I mango dell'Africa occidentale sono commercializzati da SIIM a marchio Dibra.
Ad aprile 2023, il gruppo Omer-Decugis & Cie aveva annunciato il rafforzamento delle proprie capacità logistiche in Costa d'Avorio per favorire il commercio dei mango, attraverso la creazione di un nuovo impianto di imballaggio e l'apertura di una seconda linea di spedizione per i frutti in partenza dal porto di San Pedro, in collaborazione con MSC. "L'impianto, gestito dalla filiale Sopromat appositamente creata, completa gli impianti esistenti in Costa d'Avorio (regione di Poro, città di Korhogo e Sinématiali), così come in Mali, Burkina Faso e Senegal. Omer-Decugis & Cie ora copre l'intero territorio di coltivazione del mango della Costa d'Avorio, nel Distretto delle Savanes, e rafforza la sua posizione di primo esportatore di mango africano, commercializzato con il marchio Dibra, attraverso la sua controllata SIIM", come si legge nel comunicato stampa del gruppo.
Per maggiori informazioni:
SIIM - Société Internationale d'Importation
siim.net