EARL Le Bot inizia questa settimana la sua campagna delle fragole con le prime Gariguettes di Plougastel. Il direttore Thomas Le Bot descrive le ultime settimane di produzione e offre un aggiornamento sulle fragole del dipartimento del Finistère.
Un clima non entusiasmante
Il mese di febbraio è stato caratterizzato da forti piogge, che potevano far temere un possibile calo dei volumi, ma il clima favorevole di marzo ha aiutato a recuperare il tempo perduto. "Nonostante la mancanza di luce, siamo riusciti a utilizzare diverse tecniche per ottenere una buona produzione e piante bellissime". La pioggia incessante degli ultimi giorni non ha incoraggiato i consumi, ma i consumatori sono chiaramente felici di vedere le fragole arrivare sugli scaffali dei mercati".
Thomas Le Bot prevede 60-70 tonnellate di fragole per questa stagione, prodotte in serre non riscaldate e non illuminate.
Per quanto riguarda le conseguenze della tempesta Ciaran, che ha fatto temere una campagna 2024 con volumi inferiori per molti prodotti, tra cui le fragole, Le Bot afferma: "Potrebbe esserci un leggero calo di produzione per alcuni coltivatori, ma è ancora molto difficile da misurare, perché il maggior numero di piante potrebbe alla fine compensare questo calo".
Registrato il marchio "Fraise de Plougastel"
In attesa dell'IGP, la fragola emblematica della Bretagna ha ora il suo marchio "Fraise de Plougastel". Il nome e il logo sono stati registrati alla fine del 2023 dall'associazione dei coltivatori di fragole di Plougastel, che riunisce circa 60 coltivatori. Secondo Thomas, questo approccio "rassicurerà i consumatori e li incoraggerà a consumare localmente. Dobbiamo proteggere il nostro territorio e promuovere le produzioni locali. Oggi più che mai abbiamo bisogno di mangiare cibo francese e di voltare le spalle ai prodotti stranieri che non sono soggetti agli stessi vincoli normativi".
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Thomas Le Bot
EARL Le Bot
lebot.thomas@orange.fr