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Paul Kyalo, Konza Tropicals Limited:

"L'Europa conquista oltre il 70 per cento della quota di mercato degli avocado kenioti"

Nonostante la difficile situazione nel Mar Rosso, la stagione dell'avocado è iniziata molto bene in Kenya, secondo Paul Kyalo, amministratore delegato dell'azienda Konza Tropicals Limited. "Abbiamo avuto un ottimo inizio il 1° marzo. Nelle prime due settimane abbiamo registrato un'intensa attività di carico dal Kenya, con la maggior parte dei volumi concentrati sui grandi calibri, dal 14 al 22. L'Europa detiene oltre il 70% della quota di mercato, seguita da Medio Oriente, Asia, compresa la Cina, e Turchia e Russia tra le altre destinazioni dell'Europa orientale. Durante la terza settimana dall'apertura della stagione in Kenya, siamo rimasti sorpresi di ricevere notizie da importanti compagnie di navigazione riguardo la carenza di container refrigerati ad atmosfera controllata(CA). Alcuni esportatori sono stati colti di sorpresa da questa situazione, trovandosi con volumi significativi di avocado nei magazzini refrigerati per diversi giorni. Tuttavia, sembra che il problema stia pian piano risolvendosi e che le spedizioni stiano tornando alla normalità".

Anche se la stagione sembra favorevole, le sfide logistiche sono reali poiché i tempi di transito verso le destinazioni europee si sono decisamente allungati. Spiega Kyalo: "La crisi del Mar Rosso ha posto sfide significative all'avocado del Kenya. In primo luogo, è stato ritardato lo smistamento dei reefer CA vuoti al porto di Mombasa, provocando le carenze di container refrigerati che abbiamo riscontrato nelle ultime due settimane. In secondo luogo, i tempi di transito verso le principali destinazioni sono aumentati: ad esempio, prima per raggiungere Rotterdam da Mombasa ci volevano dai 20 ai 22 giorni, ora sono necessari 37 giorni. Per alcune partenze anche oltre 40. Per arrivare in Turchia invece ci volevano dai 18 ai 20 giorni, mentre ora sono necessari oltre 45 giorni. Tuttavia, i mercati del Medio Oriente e dell'Asia rimangono forti e i transiti in questo caso non hanno subito modifiche".

Secondo Kyalo, i tempi di transito più lunghi hanno delle conseguenze anche sui flussi di cassa degli esportatori. "Vediamo che la maggior parte dei volumi entrano in Europa attraverso il porto di destinazione di Algeciras, in Spagna, con un tempo di transito stabile di 30 giorni, talvolta anche inferiore. L'aumento dei tempi di transito comporta delle limitazioni del flusso di cassa per gli esportatori, poiché gli agricoltori vengono pagati immediatamente al momento del ritiro presso le aziende agricole. Tuttavia, a causa dell'aumento dei tempi di transito, ci vorrà più tempo per ottenere i pagamenti completi e definitivi dagli acquirenti al fine di garantire la continuità dei programmi di spedizione settimanali. La buona notizia è che, nonostante i lunghi transiti, la qualità dell'avocado keniano è soddisfacente e gli arrivi sono stabili. Possiamo quindi raggiungere tutti i nostri mercati che, nonostante la crisi del Mar Rosso, rimangono aperti all'avocado keniota".

Kyalo afferma che gli esportatori e i coltivatori preferirebbero lasciare i frutti sugli alberi un po' più a lungo. "La produzione di avocado in Kenya continua ad aumentare. Sia i coltivatori che gli esportatori vedono questa situazione come un problema nel medio termine, che alla fine però si risolverà. I coltivatori tendono a lasciare i frutti sugli alberi per periodi più lunghi per trarre vantaggio nella seconda parte dell'anno, mirando ai raccolti che vanno da luglio a novembre. Questo perché in tale periodo gli avocado presentano un'elevata qualità e un alto contenuto di sostanza secca, dimensioni maggiori e prezzi vantaggiosi, specialmente quando le forniture da altre provenienze si riducono, in particolare sul mercato europeo".

Al momento, gli avocado che non riescono ad essere esportati vengono utilizzati per l'olio di avocado, che è anche un mercato importante per gli esportatori del Kenya. "Volumi significativi potrebbero non raggiungere i tradizionali mercati internazionali, e ciò significa che verranno trasformati in olio di avocado. Il Kenya è, subito dopo il Messico, il secondo produttore ed esportatore mondiale di olio di avocado. Il Paese trarrà inoltre vantaggio da un accesso più rapido ai mercati del Medio Oriente e dell'Asia, per concentrare alcuni volumi di avocado freschi. Ciò favorirà la crescita di questi mercati favorendo l'assorbimento di maggiori volumi di avocado rispetto agli anni precedenti. Gli investimenti e, in generale, l'ottimismo sull'aumento in Kenya di produzione, trasformazione ed esportazione di avocado e olio, rimarranno forti e focalizzati sul futuro", conclude Kyalo.

Per maggiori informazioni:
Paul Kyalo
Konza Tropicals Limited
Cell / WhatsApp: +254 711 214 869
paulk@konzatropicals.com
konzatropicals.com

Data di pubblicazione: