"La cipolla bianca italiana è terminata, e chi ce l'ha è perché l'ha preservata per soddisfare le programmazioni, ma sul libero mercato non se ne trova. Di rossa ce n'è poca e ha prezzi molto sostenuti. Di dorata invece ce n'è e si arriverà senza grossi problemi a fine maggio". lo afferma Matteo Freddi, operatore del comparto cipolle.
Matteo Freddi in una foto d'archivio
"Di cipolla dorata se ne trova sia di italiana, e di buona qualità, sia estera da Paesi Bassi e Austria. Il prodotto confezionato in casse da 10 kg, calibro 6-8, si vede in vendita nei mercati all'ingrosso attorno a 1 euro/kg o poco di più. Se la prossima settimana l'Egitto dovesse aprire le frontiere e permettere l'export, allora ne arriverebbe un bel po' a prezzo competitivo. Però, onestamente, la qualità della cipolla dorata italiana è generalmente superiore".
Matteo Freddi in una foto d'archivio
Freddi dice che "l'annata 2023/24, per chi ha avuto buone rese e di qualità, è stata indimenticabile. i produttori che non hanno avuto avversità meteo hanno fatto ottimi affari. So che in certe zone del Piemonte e del Fucino le cose sono andate molto bene. Invece in altre zone, fra piogge torrenziali, alluvioni, e poi grandine e siccità, le rese sono state basse e con bulbi di qualità scarsa. In tal caso, la redditività in campo ne ha risentito parecchio. Per molti, i prezzi del prodotto grezzo sono stati attorno a 0,60 euro/kg, contro i 0,15 euro/kg di altre annate".
Lo scalogno sarà disponibile fino alla fine di giugno e la qualità si presenta ottima. Per contro, la cipolla borettana ha registrato problemi di tenuta e ad oggi non è più disponibile: se ne riparlerà al prossimo racconto.
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