Il Dipartimento di Studi Economici di Scotiabank prevede che nel 2024 il Perù esporterà un volume di avocado simile a quello del 2023, anno in cui la produzione è stata influenzata dalle anomalie climatiche. Nonostante una possibile diminuzione del volume delle esportazioni, a causa delle temperature più elevate associate al fenomeno El Niño, si prevede che i prezzi aumenteranno per compensare tale calo.
Le stime indicano che i ricavi delle esportazioni di avocado si attesteranno intorno ai 970 milioni di dollari nel 2024, un livello simile ai 964 milioni di dollari raggiunti nel 2023. Il prezzo medio delle esportazioni di quest'anno dovrebbe attestarsi a 1,80 dollari/kg, ovvero il 12% in più rispetto alla media di 1,61 dollari/kg dello scorso anno, soprattutto a causa della riduzione dell'offerta globale.
Secondo i dati di Prohass, l'offerta di avocado della California dovrebbe diminuire tra il 20 e il 30% a causa di fattori climatici. Le produzioni di Spagna e Portogallo risentiranno della scarsità d'acqua. Il Cile ha diminuito la sua importanza come esportatore di avocado, concentrando la sua produzione nel mercato interno, mentre la Colombia ha aumentato le spedizioni, ma queste rappresentano solo il 3% dell'offerta globale.
Nel 2024 il Perù dovrebbe esportare circa 540mila tonnellate di avocado. Si tratta del 10% in meno rispetto all'anno precedente, un calo causato dagli effetti del fenomeno El Niño. Tuttavia, l'assenza di piogge intense non dovrebbe influire sulla qualità del frutto.
Con circa il 20% del volume complessivo immesso sul mercato, il Perù è il secondo esportatore di avocado, superato solo dal Messico, che invece rappresenta il 36% delle spedizioni mondiali.
Fonte: elcomercio.pe