La coltivazione del pistacchio continua ad espandersi in Spagna, dove si prevede che la produzione aumenterà in modo significativo nei prossimi anni. "Sono stati impiantati tra 70.000 e 75.000 ettari, ma per ora si possono raccogliere solo circa 10.000 ettari, quindi si stima che la produzione aumenterà di otto volte nei prossimi 5-6 anni", afferma Javier Moreno, direttore dell'azienda specializzata nella coltivazione di pistacchi Mister Pistacho. "Tuttavia, questa crescita sarà più progressiva che lineare".
"Storicamente, i pistacchi venivano piantati in zone aride, ma negli ultimi anni questa tendenza si è invertita. Si è passati dal 70% della superficie coltivata in zone aride a oltre il 60% nelle aree irrigate, che generano rese più alte. Nel 2023, sono state realizzate molte nuove piantagioni irrigate, quindi tra circa 5 o 6 anni, quando tutti questi ettari di terreno irrigato entreranno in produzione, avremo il maggiore aumento della produzione spagnola di pistacchi".
"Inoltre, le tendenze di consumo vanno di pari passo con queste previsioni di crescita, poiché i pistacchi stanno diventando sempre più un ingrediente di tendenza in cucina, nella panificazione e anche nella produzione di gelato, una grande industria che vede l'Italia al primo posto".
"L'Italia non ha grandi produzioni di pistacchio. L'unica area di produzione è a Bronte, in Sicilia, dove cresce ogni due anni. Pertanto, il prodotto deve essere importato soprattutto da Iran, Stati Uniti o Turchia, ma anche dalla Spagna, che ha il vantaggio di essere un partner commerciale all'interno dell'Unione europea e quindi si può pagare in euro, ed è un mercato che dista solo un viaggio in camion".
"Per quanto riguarda la vendita delle piante di pistacchio, il 2024 è iniziato meglio di come si è concluso il 2023. Notiamo un maggiore interesse e più richieste di preventivi, e le recenti piogge hanno incentivato le aziende e i produttori agricoli a valutare nuove opportunità di investimento".
Aumento dei prezzi del prodotto destinati alla trasformazione
I prezzi sono uno dei motivi principali per cui la coltivazione del pistacchio è in aumento in Spagna. Sul mercato di Talavera, la varietà convenzionale Kerman di calibro 18-20 è passata da 5,80 a 6,00 euro/kg all'origine. Il calibro 21-22 è rimasto stabile a 5,40 euro/kg, mentre il calibro 23-25 si è attestato a 4,95 euro/kg. La granella è rimasta stabile a 8,60 euro/kg.
Si registra un forte aumento del prezzo del pistacchio in granella destinato alla trasformazione, con 15,88 euro/kg (+1,38 euro/kg rispetto al mese precedente) per la tipologia Kerman convenzionale (18,85 euro/kg per il biologico; +1,75 euro /kg) e 19,00 euro/kg per la Larnaka convenzionale (20,00 euro/kg per quella biologica).
"Questo dimostra che c'è richiesta nel settore della trasformazione, verso il quale si sta convogliando il pistacchio in granella. E anche se il mercato degli snack è più vasto di quello industriale, al ritmo con cui sta crescendo, non è da escludere che tra qualche anno, il consumo di pistacchi trasformati sarà quasi pari a quello dei pistacchi snack".
"Ci sono degli esempi che dimostrano quanto forte sia la richiesta da parte dei consumatori di questi prodotti trasformati. Un famoso marchio internazionale di gelati ha dovuto vendere a intermittenza il suo gelato al gusto di pistacchio, perché non era in grado di produrlo al ritmo con cui veniva consumato a livello globale, e la crema al pistacchio lanciata in un test commerciale da una nota catena di supermercati spagnola, ha registrato il tutto esaurito in poche ore".
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Mister Pistacho
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