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Focus sul mercato mondiale delle pere

I produttori di pere dell'emisfero meridionale sono i primi a iniziare con la fornitura di prodotto ai mercati mondiali. In Sudafrica la raccolta è iniziata insolitamente presto quest'anno, e quella delle pere Packham è già terminata, mentre di solito questo è il periodo di massima raccolta. Si prevede che le esportazioni complessive di pere aumenteranno del 5% rispetto all'anno scorso, arrivando a poco meno di 19,5 milioni di cartoni (ancora al di sotto dei 22 milioni di cartoni del 2022). Quest'anno, in Europa sono state inviate circa la metà delle pere sudafricane. In Argentina si registra una buona domanda, soprattutto per i grandi calibri di Williams, a fronte di una scarsa offerta di tali pezzature. Un grande coltivatore ed esportatore argentino ha notato che il valore pagato dai mercati è fino al 15% superiore per i grandi calibri rispetto alla scorsa stagione. I loro vicini cileni hanno registrato temperature elevate e piogge nel periodo critico di ottobre dello scorso anno, con effetti negativi che stanno portando a frutti di calibro inferiore. L'Uruguay sta registrando un raccolto di pere inferiore alla media a causa delle difficili condizioni climatiche.

Durante la recente fiera Fruit Logistica, la World Apple and Pear Association (WAPA) ha reso note le previsioni sui raccolti di mele e pere dell'emisfero meridionale, rilevando che i coltivatori dell'emisfero meridionale prevedono un leggero calo del raccolto di pere (-2,3%), portando il totale a 1.465.800 tonnellate. L'Argentina (614mila ton), il Cile (203mila ton) e l'Australia (72.000 ton) dovrebbero diminuire la loro produzione rispettivamente del 6, 5,4 e 2,7%. I livelli di produzione del Sudafrica sono previsti in aumento a 567.334 tonnellate (+3,4% dal 2023), così come quelli della Nuova Zelanda (+8,4%, con 9.066 ton in totale). La Packham's Triumph rimane la varietà più prodotta (508mila ton, con un leggero calo dell'1,3% rispetto al 2023), seguita dalle pere Williams Bon Chrétien (300.082 ton). Le esportazioni dovrebbero essere in linea con il 2023, con un totale di 654.323 tonnellate.

La Cina prevede un raccolto abbondante, ma la domanda di esportazione è diminuita a causa della crisi del trasporto marittimo nel Mar Rosso. Nonostante ciò, il volume delle esportazioni è aumentato rispetto alla scorsa stagione, mentre i prezzi delle esportazioni sono diminuiti a causa di diversi fattori, come le tariffe di spedizione più elevate nell'ultimo trimestre. Inoltre, i fornitori cinesi registrano un calo della domanda in Europa, come conseguenza diretta delle difficoltà di trasporto. Il mercato tedesco ha registrato vendite deboli. Le prime pere sudafricane sono state caricate e in attesa dell'arrivo delle spedizioni sono state vendute le pere tedesche. La produzione italiana è diminuita drasticamente nel 2023, e attualmente sono in vendita gli ultimi lotti di frutta locale. Sul mercato italiano sono presenti pere Conference provenienti dai Paesi Bassi e dal Belgio, come anche pere dal Sudafrica. Nelle prossime settimane arriveranno pere dal Cile e dall'Argentina. L'ottimismo abbonda sul mercato olandese, che vede premiate le pere di qualità. Lo stock locale di pere in Grecia è più basso. Gli esportatori locali prevedono di continuare fino alla fine di aprile, quando sul mercato greco potrebbe esserci spazio per quantità superiori al solito di pere provenienti dall'emisfero meridionale, soprattutto Williams e Packham's Triumph.

Sudafrica: raccolta insolitamente precoce
Il raccolto di pere sudafricane è insolitamente precoce quest'anno, tanto che la raccolta delle Packham è già terminata, mentre di solito questo sarebbe il momento di massima raccolta. Alla sesta settimana sono stati esportati 3,37 milioni di cartoni di pere da 12 kg, rispetto ai poco più di due milioni di cartoni dello stesso periodo dell'anno scorso.

Si prevede che le esportazioni complessive di pere saranno superiori del 5% rispetto all'anno scorso, arrivando a poco meno di 19,5 milioni di cartoni (ancora al di sotto dei 22 milioni di cartoni del 2022). Quasi la metà delle pere sudafricane sono state inviate in Europa quest'anno. L'Europa è un mercato stabile per il Sudafrica, non in forte crescita, e per il Sudafrica le esportazioni di pere sono più importanti di quelle di mele.

"La domanda del mercato è favorevole. È strettamente associata alle scorte del raccolto precedente dell'Europa", afferma un esportatore di pere, ma aggiunge che la grande sfida è quella di far passare i frutti in sicurezza attraverso il porto. Le pere vengono spedite attraverso altri mezzi, oltre al terminal container di Città del Capo, vengono caricate su navi convenzionali a Città del Capo o portate al porto di Port Elizabeth.

I mercati disponibili per le pere Forelle sono molti e alla settimana 6 le prime sono state spedite in Estremo Oriente e in Russia; quest'ultimo è un mercato importante anche per le pere Packham sudafricane. Probabilmente le varietà di pere con sfumatura rossa e Forelle saranno inviate in numero maggiore in Cina, una recente aggiunta al portfolio di esportazione delle pere. Secondo quanto riferito, l'anno scorso alcuni esportatori sudafricani hanno ottenuto ottimi risultati con i piccoli volumi con cui hanno testato questa possibilità, mentre altri sono rimasti delusi a causa di una tempistica sbagliata. I nuovi impianti di pere si concentrano su Forelle e varietà con sfumatura rossa, come Rosemarie. Non sono state piantate nuove Abate Fetel (vendute solo in Europa).

"Le alte temperature hanno influenzato il raccolto di pere - afferma un rivenditore sudafricano - Purtroppo, a causa del caldo eccessivo di quest'estate nel Capo Occidentale, alcuni frutti precoci stanno mostrando una durata di conservazione incredibilmente breve, dopo la maturazione".

Argentina: buona domanda di mercato
Il Paese sta vivendo una buona stagione con una domanda solida per le pere Williams di grandi dimensioni, che sono scarse. I volumi sono gli stessi della scorsa stagione in termini di unità, ma dal 5 al 10% in meno in termini di peso, a causa dei calibri più piccoli, secondo un coltivatore ed esportatore.

Un altro coltivatore ed esportatore ha affermato: "La domanda da parte di tutti i mercati per le pere argentine è buona e ad un punto alto per le pere di qualità. Il valore pagato è del 15% superiore per i grandi calibri rispetto al 2023, con lo stesso valore pagato per i calibri medio-piccoli".

Cile: frutti più piccoli a causa delle piogge anticipate
In Cile mancano un paio di settimane all'inizio della raccolta delle pere. Le alte temperature e le piogge di ottobre hanno causato una riduzione dei calibri dei frutti. Un produttore cileno ha notato che c'è un po' più di ruggine a causa del clima più umido. Il prezzo delle pere è rimasto stabile negli ultimi anni, mentre negli ultimi 6-8 anni il volume è diminuito molto in Cile. Nelle ultime stagioni si è stabilizzato un po' di più. Il produttore osserva che la produzione di pere è un'attività decente e stabile nel tempo, ma non come quella delle ciliegie che sta crescendo rapidamente.

Uruguay: raccolto inferiore alla media
Negli ultimi anni la produzione di pere in Uruguay si è attestata intorno alle 13.000 tonnellate. "Il raccolto 2023/24 sarà inferiore alla media, a causa del clima, del deficit idrico in estate (2022) e in inverno (2023), con un accumulo di freddo irregolare - ha osservato un esperto in Uruguay - Di conseguenza, la produzione è stata inferiore, la data di raccolta è stata ritardata e la dimensione dei frutti è stata irregolare. La stessa cosa è accaduta alla Williams Precoz prodotta ad Artigas".

Nord America: probabile riduzione del volume delle importazioni in Nord America
In Cile e in Argentina sono in corso la raccolta e il confezionamento delle pere per le spedizioni in Nord America. Le prime notizie indicano che i calibri, in particolare di varietà Bartlett, sono inferiori al previsto. È probabile che ciò comporti una riduzione del volume complessivo del raccolto importato negli Stati Uniti. L'impatto non è solo sulla riduzione del numero di cassette, ma è anche probabile che le pere di calibro inferiore rimangano sui mercati locali dell'America Latina. Un inizio di stagione fresco, seguito da temperature calde in prossimità del raccolto, ha provocato una riduzione delle dimensioni delle pere in Sud America. È in corso la raccolta di diverse varietà, tra cui Bartlett, Comice, Anjou, Forelle e Bosc.

Per quanto riguarda la domanda, si registra un crescente slancio e una richiesta di pere di nuovo raccolto, mentre alcune varietà nazionali si esauriscono per l'anno in corso. A influenzare il movimento delle pere è anche il fatto che la domanda globale di pere biologiche è in aumento, il che sta portando a un incremento della produzione biologica. Per quanto riguarda i prezzi, quest'anno dovrebbero essere più alti rispetto all'anno scorso, a causa della minore offerta.

Cina: previsto un raccolto abbondante, ma la domanda di esportazione è diminuita a causa della crisi del trasporto marittimo
Grazie alle buone condizioni climatiche, la resa e la qualità delle pere cinesi aumenteranno nella stagione 2023/24. Con il raccolto abbondante e l'inizio della stagione produttiva, la domanda del mercato estero si è stabilizzata. Il volume delle esportazioni è aumentato rispetto alla stagione precedente, mentre i prezzi d'esportazione sono diminuiti a causa di diversi fattori.

Una delle ragioni del calo dei prezzi d'esportazione è che le elevate tariffe di trasporto e l'instabilità dei programmi di spedizione nell'ultimo trimestre hanno fatto lievitare i prezzi. Dopo che i costi di spedizione sono tornati al livello normale, il prezzo è naturalmente sceso. In secondo luogo, a causa del raccolto abbondante di quest'anno, gli stock di pere sono grandi e la concorrenza sul mercato è feroce, costringendo i commercianti a ridurre i prezzi.

Inoltre, la recente impennata delle tariffe di trasporto marittimo ha influito sui prezzi delle esportazioni. La domanda nei mercati esteri è relativamente forte. Tuttavia, dopo la crisi dei trasporti marittimi nel Mar Rosso, la domanda del mercato europeo è diminuita. Attualmente il trasporto di ogni container verso l'Europa è passato da oltre 1.000 dollari a 5.000-6.000 dollari, registrando un aumento di quattro volte. Vale la pena notare che il prezzo di questa rotta ha iniziato a stabilizzarsi e a diminuire gradualmente negli ultimi tempi.

Anche il trasporto marittimo verso il Nord America e l'Australia sta aumentando. Uno dei motivi è che, dopo il forte aumento delle tariffe di trasporto durante la pandemia, queste non sono ancora scese al livello normale precedente. L'altro motivo è che il numero di navi che devono passare per il Capo di Buona Speranza è aumentato in modo significativo e il numero di container è insufficiente, il che ha fatto lievitare i costi.

Per quanto riguarda le vendite sul mercato interno, i prezzi delle pere sono diminuiti dopo dicembre e la riduzione delle quotazioni si è verificata prima rispetto al passato. All'inizio della stagione, il prezzo di acquisto delle pere era relativamente alto. Inoltre, quest'anno la produzione di molti frutti è elevata e i consumatori hanno molta scelta. Ciò rende le vendite relativamente lente. Con l'avanzare della stagione le scorte di pere rimangono elevate e il consumo di mercato è debole, il che è la ragione principale del calo precoce dei prezzi del frutto.

Germania: vendite deboli
La presenza dei prodotti italiani ha mostrato un chiaro calo, con le Abate Fetel e le Santa Maria che sono lentamente scomparse dal mercato. Le offerte olandesi, belghe e nazionali hanno svolto solo un ruolo complementare.

Nel frattempo sono state caricate le prime importazioni sudafricane. "Continueremo a commercializzare le pere tedesche fino alla settima settimana, mentre dall'ottava settimana i dettaglianti alimentari passeranno gradualmente alla merce sudafricana di varietà Williams, Rosemarie e Cheeky. Nella settimana 9-10 si prevede di aggiungere anche la varietà Celina, che ha assunto un'importanza crescente negli ultimi anni. Tuttavia, il fiore all'occhiello del settore delle pere sudafricane rimane la varietà Forelle, che possiamo offrire dallo stoccaggio ad atmosfera controllata fino all'inizio del nuovo raccolto europeo", afferma un importatore.

Italia: nel 2023 calo drastico della produzione
La produzione italiana di pere, nel 2023, ha subito un calo drastico. Attualmente in vendita ci sono le ultime partite di prodotto nazionale, e molte più pere Conference da Paesi Bassi e Belgio, oltre a pere del Sudafrica. Un importante operatore del nord d'Italia afferma che nelle prossime settimane arriveranno le pere di Cile e Argentina. La produzione italiana è calata del 75%, secondo il commerciante. La varietà più penalizzata è stata l'Abate, con prezzi talvolta oltre i 5 euro/kg per le poche partite di alta qualità. I prezzi nei supermercati sono sempre stati molto elevati per il prodotto italiano: ad esempio le pere Abate sono state messe in vendita sempre oltre i 4 euro/kg. Con quotazioni così elevate, anche le pere estere ne hanno seguito l'esempio.

Secondo l'osservatorio permanente di Consumer Panel Services GfK, il numero di famiglie italiane acquirenti pere è passato dal 52 al 53% nel giro di dodici mesi, considerando l'anno terminante a dicembre 2023.

Paesi Bassi: 10 centesimi di differenza tra frutti di alta e bassa qualità
L'ottimismo abbonda sul mercato olandese delle pere. "Con le pere Conference stiamo notando che siamo già a fine stagione. La qualità dei lotti varia notevolmente e il tasso di scarto è leggermente più alto rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, il livello di prezzo che oscilla tra 0,85 e 0,95 euro può ancora essere considerato soddisfacente. C'è una differenza di circa dieci centesimi tra pere di buona e scarsa qualità. È lodevole che questa qualità extra venga ricompensata con prezzi più alti, e anche per i prodotti leggermente inferiori il prezzo rimane soddisfacente. Tuttavia, noto sul mercato che i coltivatori prevedono un livello ancora più alto, e non sono sicuro che ciò sia del tutto giustificato. In definitiva, a lungo termine dovrebbe esserci un margine di miglioramento per le pere di buona qualità, ma al momento credo che ci si debba accontentare del livello attuale", ha dichiarato un operatore olandese. "La stagione delle pere Comice si sta concludendo. Il mercato delle pere Lukassen ha subito una flessione, a causa di prezzi eccezionalmente alti. Si spera che gli scambi riprendano correggendo il tiro".

Belgio: leggera flessione dei prezzi, ma forte domanda di prodotto biologico
"Per le pere belghe c'è stato un piccolo calo nella settimana 8 - dice un commerciante - È andata molto bene per molto tempo e non possiamo certo lamentarci, ma ora che alcune pere d'oltremare stanno entrando nel mercato, notiamo che i prezzi stanno faticando. Tuttavia, non mi aspetto che duri oltre 2 settimane. Dopotutto, è anche normale per il periodo dell'anno. Alla fine di febbraio il mercato si riempie di offerte e tutti sono un po' in attesa per vedere come si metteranno le cose. Lo abbiamo visto anche l'anno scorso e poi la situazione è stata comunque buona nei mesi fino alla fine della stagione".

"Inoltre, la domanda di pere biologiche è incontenibile - aggiunge un altro - Anche noi abbiamo praticamente esaurito le pere biologiche. Nei Paesi Bassi ho sentito parlare di prezzi fino a 2,60 euro, franco magazzino. Di conseguenza, l'Argentina, il Cile e il Sudafrica torneranno in gioco quest'anno. L'anno scorso non c'erano, ma in questa stagione beneficeranno della tendenza".

Grecia: scorte più basse, vendite regolari
Si prevedeva che la domanda di pere greche avrebbe iniziato a crescere dopo Capodanno. Ed è stato così, ma non nella misura prevista. Tuttavia, a causa dell'aumento della domanda e dei volumi inferiori in generale, rispetto allo scorso anno, le scorte attuali di pere greche sono più basse rispetto a quelle della scorsa stagione. Gli esportatori greci si aspettano che le vendite all'esportazione continuino senza problemi fino alla fine della campagna, stimata per la fine di aprile. A quel punto potrebbe esserci spazio per quantità superiori al solito di pere provenienti dall'emisfero meridionale, in particolare Williams e Packham's Triumph.

Spagna: i prezzi elevati dovuti alla domanda italiana di frutti spagnoli rendono difficile la commercializzazione sul mercato interno
Quest'anno, a causa delle alte temperature e dei problemi di carenza idrica, le pomacee sono state penalizzate con una "significativa" mancanza di pezzatura, a detta di un operatore spagnolo. "Per le pere, la campagna è stata nettamente migliore rispetto a quella delle mele, perché non ci sono stati grandi volumi. Si è registrata però una grande domanda internazionale, soprattutto da parte di Paesi come l'Italia che hanno acquistato la frutta, sia nella campagna di raccolta che dopo, a prezzi abbastanza ragionevoli. Tale dinamica continua ancora".

"Hanno iniziato ad acquistare tutti i tipi di pere: Red Barlet, Williams, Abate Fetel e Conference, anche se durante l'inverno hanno acquistato maggiori quantità di Conference, che è la più coltivata. Oggi, infatti, è rimasta solo la Conference e l'Italia continua a comprarla a prezzi che rimangono ancora alti, il che ha reso difficile la vendita a livello nazionale", sottolinea.

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