Durante il Fruit Logistica di Berlino, la World Apple and Pear Association (WAPA) ha presentato le stime del raccolto di mele e pere dell'emisfero australe per la prossima stagione. Secondo le previsioni, che consolidano i dati di Argentina, Australia, Brasile, Cile, Nuova Zelanda e Sudafrica, la produzione di mele dovrebbe aumentare dell'1,1% rispetto al 2023, mentre il raccolto di pere diminuire del 2,3%.
Venerdì 9 febbraio 2024, WAPA ha tenuto la sua Assemblea generale durante Fruit Logistica a Berlino. Questo rapporto è stato redatto con il supporto di CAFI (Argentina), APAL (Australia), ABPM (Brasile), Fruits from Chile (Cile), New Zealand Apples and Pears (Nuova Zelanda) e Hortgro (Sudafrica) e pertanto fornisce dati consolidati dei sei principali Paesi dell’emisfero australe.
Le previsioni per la stagione 2024 del raccolto di mele nell'emisfero australe fanno riferimento a un aumento dell'1,1%, per un totale di 4.775.530 tonnellate, rispetto allo scorso anno (4.725.574 ton). Si prevede che il Sudafrica manterrà la leadership come maggiore produttore con 1.396.659 ton (+4,6 dal 2023), seguito da Brasile (1.100.000 ton, in linea con il 2023), Cile (912.000 ton, -8,4 %), Nuova Zelanda (557.871 ton, +14,7%), Argentina (501.000 ton, -4,8%) e Australia (308.000 ton, +5,8%). Con 1.578.148 ton, la Gala è di gran lunga la varietà più popolare, con un volume che rimane in linea con quello del 2023, anche se inferiore dell'11,4% rispetto alla media dei 3 anni precedenti. Anche le esportazioni dovrebbero aumentare (+8%) per raggiungere 1.551.696 ton. Si prevede che il Sudafrica (+5,1%) e il Cile (+5,3%), i due maggiori esportatori, aumenteranno i loro volumi di esportazione raggiungendo rispettivamente 572.280 ton e 493.000 ton. Le esportazioni dalla Nuova Zelanda dovrebbero aumentare del 22,2% (381.729 ton in totale), mentre è prevista una quantità inferiore di esportazioni per Argentina (70.000 ton, -4,1%) e Brasile (32.000 ton, -10,6%).
I produttori dell'emisfero australe prevedono un leggero calo per il raccolto di pere (-2,3%), portando il totale a 1.465.800 ton. Si prevede che Argentina (614.000 ton), Cile (203.000 ton) e Australia (72.000 ton) ridurranno la loro produzione rispettivamente del 6, 5,4 e 2,7%. Si prevede che i livelli di produzione del Sudafrica saliranno a 567.334 ton (+3,4% dal 2023), così come quelli della Nuova Zelanda (+8,4%, con 9.066 ton in totale). La Packham’s Triumph resta la varietà più prodotta (508.000 ton, con un leggero calo dell'1,3% rispetto al 2023), seguita dalla Williams Bon Chrétien (300.082 ton). Si prevede che i dati sulle esportazioni saranno in linea con quelli del 2023, per un totale di 654.323 ton.
Al 1° gennaio 2024 le scorte europee di mele ammontavano a 3.851.098 ton, ovvero il 4,6% in meno rispetto al 2023. Le complessive 582.587 ton di pere europee risultano inferiori del 4,4% rispetto al 2023. Negli USA le scorte sono invece più elevate, sia per le mele (2.138.376 ton, +33,6%) che per le pere (169.474 ton, +14,9%).
Nel corso dell'Assemblea generale è stato eletto presidente dell'associazione Jeff Correa (Pear Bureau Northwest, USA). Nick Dicey (Hortgro, Sudafrica) è il nuovo vicepresidente.
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