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Ne parla Davide Neri in vista del Simposio internazionale al Macfrut

"Cambiare mentalità per non soccombere, anche nella gestione dei portinnesti"

Il Simposio internazionale sui portinnesti (IRS) debutta a Macfrut 2024 (8-10 maggio 2024), nell'ambito di uno spazio interamente dedicato alle innovazioni genetiche nel settore dei portinnesti. Un simposio mondiale con quattro seminari di approfondimento sugli ultimi risultati della ricerca pubblica e privata. Insieme ai maggiori esperti e breeder del mondo, verranno presentate le ultime innovazioni del settore: si parlerà di innovazione sui portinnesti di melo, pero, drupacee e agrumi.

Davide Neri

Fra i relatori vi è Davide Neri, docente all'università Politecnica delle Marche. "Al Simposio sui portinnesti accenderemo i riflettori anche sui portinnesti delle drupacee. Qual è la situazione attuale? Al simposio faremo degli approfondimenti, ma posso già accennare che la gestione dell'apparato radicale è la sfida che ci attende per i prossimi anni".

E prosegue Neri: "Il punto è che si tendono a fare sesti di impianto sempre più fitti, in contesti di terreni poveri di sostanza organica e poveri di biodiversità. Negli ultimi anni abbiamo rilevato temperature al suolo fino a 34-35 °C e per molti giorni, livelli ai quali l'apparato radicale non può svolgere normalmente la propria funzione".

Non solo: si alternano fasi di siccità prolungata con piogge torrenziali e accumuli di acqua che ristagnano per più giorni (leggasi alluvioni). "In questo contesto, non è possibile pensare che la gestione dei portinnesti possa procedere come procedeva fino a 10-20 anni fa. Senza dimenticare che in alcune aree specializzate, tipo l'Emilia Romagna, ormai si fa ristoppio di drupacee da decenni".

La ricerca è quindi fondamentale, così come lo è un confronto a livello globale. "Ormai pare obbligatorio irrigare gli astoni in fase di vivaio e anche in inverno. L'apparato radicale della pianta va preparato in maniera meticolosa perchè dovrà sopportare stress impensabili fino a qualche anno fa".

"La sperimentazione deve svolgersi ad ampio raggio, anche verso ipotesi finora inesplorate, ed è per questo che un evento come Macfrut è indispensabile perchè ha un carattere globale e può fornire soluzioni interessanti. E' dal confronto che si arriva alle soluzioni".

La sensoristica appare indispensabile per un continuo monitoraggio, così come la ricerca di strade alternative al diserbo sulla fila: con temperature che raggiungono i 35 °C sul suolo nudo, forse è meglio pensare a bio-pacciamature fatte con coltivazioni apposite (vedasi trifoglio).

"Aspettiamo un'ampia al simposio sui portinnesti - conclude Neri - perchè tutti siamo coinvolti: ricercatori, genetisti, vivaisti, produttori, tecnici, e anche gli operatori commerciali che chiedono frutti sempre più belli, buoni e perfetti. Ma nulla può nascere dal caso".

Per informazioni e iscrizioni:
Macfrut Nursery Area