"Se escludiamo una decina di giorni di confusione commerciale all'inizio del nuovo anno, la campagna del carciofo pugliese è stata brillante sia per i nostri fornitori sia per la nostra azienda all'ingrosso. Era iniziata a metà/fine settembre con prezzi già soddisfacenti, a fronte di volumi limitati", dichiara Giuseppe Ventura de La Zucca Rossa, con sede al Centro Agro Alimentare di Napoli-CAAN, e specializzata nella vendita di zucche e carciofi.
Giuseppe Ventura (a destra) con uno dei suoi collaboratori egiziani
"L'origine pugliese ha una marcia in più e finora il prodotto ha registrato sempre performance positive. Nella settimana 5, per via del calo di temperatura registrato negli areali di coltivazione, è arrivato pochissimo carciofo dalla Puglia e, per compensare le mancanze, abbiamo venduto anche carciofi egiziani e qualche partita di prodotto tunisino. I primi vengono apprezzati da diversi nostri clienti, i secondi godono di popolarità soprattutto nell'area di Roma", evidenzia Ventura.
"In assenza di carciofo pugliese, a fare la parte del leone è stato il prodotto egiziano. L'Egitto migliora di anno in anno in termini di qualità, nonostante non possa essere paragonato al prodotto italiano per caratteristiche organolettiche e freschezza", spiega Ventura. "Quest'ultima è fondamentale: ad esempio, il carciofo raccolto nella mattinata di oggi in Puglia, nel primo pomeriggio è già sul camion per raggiungere il CAAN. Domani a pranzo sarà sulle tavole dei consumatori".
Importando dall'Egitto, il pensiero va subito alla crisi nel Mar Rosso. Al momento, il grossista non registra alcun problema logistico e riferisce che i container non stanno subendo ritardi, fortunatamente. "Le navi impiegano i 5 giorni standard che hanno sempre fatto registrare. E' aumentato il costo di trasporto di qualche centinaio di euro, ma lo avevamo già messo in conto. Ammetto che abbiamo iniziato la campagna egiziana con qualche paura e perplessità, ma finora abbiamo scaricato parecchi container, senza incontrare difficoltà".
Infine, parlando di prezzi medi attuali, Ventura dichiara: "Il carciofo pugliese di buona qualità mostra quotazioni di 0,50-0,60 euro a capolino, la seconda categoria quota 0,30-0,40 euro a capolino. Per quanto riguarda i carciofi egiziani, i prezzi si aggirano su 0,30-0,40 euro a capolino, mentre il prodotto tunisino registra quotazioni di 0,50-0,60 euro a capolino, a causa di spese di sdoganamento e di trasporto più elevate. Motivi per i quali dalla Tunisia importiamo meno".
Immagini articolo fornite da Giuseppe Ventura
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