La situazione del mercato europeo delle cipolle sta attraversando una fase complessa. La cipolla bianca si attesta a prezzi alti, così come la rossa, e la gialla è in risalita. Certe quotazioni sono fra le più alte mai registrate.
Davide Marmocchi
I prezzi sono molto alti, come conferma Davide Marmocchi, operatore del comparto. "Nei giorni scorsi - dice Marmocchi - la cipolla bianca è stata venduta alla Gdo a 1,40 euro/kg (confezioni da 1 kg), mentre il prezzo della cipolla bianca nei sacchi da 10 kg per export era del tutto simile, circa 1,40 euro/kg. Prezzi molto alti anche per la rossa (1,40 euro/kg), mentre la dorata sta risalendo ora, con quotazioni che superano abbondantemente un euro al kg".
Il commerciante teme che non si riuscirà ad arrivare al nuovo raccolto con le scorte del vecchio prodotto e che dunque ci saranno rotture di stock. "L'India ha bloccato le esportazioni di cipolla bianca almeno fino al 31 marzo, in quanto anche loro hanno poco prodotto. Affinché i prezzi interni non salgano troppo, hanno vietato le esportazioni. Va detto che in India la cipolla rappresenta la base, o quasi, dell'alimentazione di ampie fasce di popolazione, specie quelle meno abbienti".
Marmocchi prosegue: "In Italia, negli ultimi anni, se ne importavano discrete quantità. Con questo ritardo dell'export e con il canale di Suez bloccato, si rischia di avere cipolla bianca indiana a metà maggio, cioè troppo tardi per le esigenze del mercato italiano".
La cipolla nazionale della campagna 2023 è stata mediamente di calibro inferiore, quindi quantitativamente l'annata è risultata scarsa; però i bulbi erano molto sani e quindi più conservabili rispetto ad altre annate. "I consumi di cipolla - conclude Marmocchi - sono stabili anche quando i prezzi salgono. Magari si rinuncia alle fragole, o all'avocado o a verdura di IV gamma, ma chi deve cucinare difficilmente rinuncia ad acquistare una o due cipolle la settimana".
Per maggiori informazioni: www.marmocchi.com