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Intervista esclusiva al virologo Walter Davino

Arriva un nuovo virus che minaccia il pomodoro

Preoccupazione per le produzioni siciliane di pomodoro che, non ancora ripresesi dai danni del ToBRFV, potrebbero ritrovarsi a dover affrontare un nuovo guaio. Si tratta ancora una volta di un virus, il "Tomato Fruit Blotch Virus" (ToFBV - Blunervirus solani), una fitopatia subdola che viene facilmente confusa con il Tobamovirus e dunque trattata erroneamente come tale, portando tecnici e produttori fuori strada. Ancora una volta, come fu per il ToBRFV, è il virologo e docente universitario Walter Davino a divulgare la notizia nel corso di un convegno, tenutosi nei giorni scorsi a Ragusa, in Sicilia. A margine dei lavori, abbiamo intervistato Davino che si conferma uno dei maggiori esperti in questo campo a livello mondiale.

Ecco come si presenta il ToBFV su pomodoro

"Il ToFBV o Blunervirus solani - ha detto Davino - è una nuova patologia che abbiamo riscontrato nel territorio siciliano di Ragusa, ed è di origine virale. Questo patogeno è stato identificato per la prima volta nel 2018 nella zona di Fondi, nel Lazio, mentre in Sicilia non avevamo mai riscontrato casi particolari! Negli ultimi mesi, forse un anno, la malattia è invece presente e si sta diffondendo".

Prof. Walter Davino

"Il dato è preoccupante - ha tenuto a rimarcare l'esperto - perché questo virus può provocare danni abbastanza importanti. E' un patogeno molto particolare, per quanto ci riguarda, anche perché non lo si conosce molto e, avendone poche notizie anche a livello mondiale, i mezzi di lotta al momento risultano particolarmente scarsi".

Trasmissione ToFBV

"Quello che sappiamo di questo virus è che è molto subdolo - ha sottolineato il docente universitario - perché la pianta non manifesta alcun sintomo fino a quando non si arriva al viraggio di colore della bacca, che si presenta a macchie, e quindi non commerciabile, con un danno del 100% e la conseguente perdita della produzione agricola. L'altra cosa che sappiamo è che si trasmette attraverso un acaro ben conosciuto, l'Aculopis lycopersici, fortemente presente negli areali siciliani".

Videointervista

Se fin qui non si sa molto su come combattere il ToFBV, resta la certezza che purtroppo sul territorio siciliano annoveriamo un nuovo patogeno e il suo diffusissimo vettore.

"Proprio così - conferma il virologo - e aggiungo che non ci sono piante resistenti o tolleranti. Quindi, tutto quello che dobbiamo fare oggi è basarci sulle norme igienico profilattiche per riuscire a contenere il patogeno nei nostri terreni di coltivazione e quanto prima dobbiamo compiere tutti gli sforzi possibili per trovare i mezzi atti ad arginare questa malattia".

Diffusione del virus

Era il 2019, praticamente negli stessi giorni di gennaio, quando emerse la notizia sulla presenza del ToBRFV in Sicilia, sempre grazie al prof. Davino. L'invito agli operatori del comparto, oggi, è quello di non saltare a conclusioni affrettate e isterismi, evitando di prestare il fianco a "manovre di mercato" e speculazioni.

* Le immagini contenute nel presente articolo sono state gentilmente fornite dal Prof. Walter Davino.

Data di pubblicazione: