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Koppert

Triario, il nuovo biofungida per diverse colture

La presenza nella rizosfera di funghi utili alle colture è un fatto risaputo. Da tempo inoltre svariate specie di questi funghi vengono usate al fine di proteggere le radici e migliorare la resa delle piante. Il lancio del nuovo fungicida biologico Triario di Koppert offre un'utile integrazione agli strumenti disponibili per combattere le malattie del suolo su colture a pieno campo. La registrazione di Triario si inserisce in un contesto di crescente domanda di soluzioni biologiche per la protezione delle colture come alternativa sicura ed efficace ai prodotti chimici. Questo versatile biofungicida protegge gli apparati radicali delle colture all'aperto da una serie di malattie trasmesse dal suolo, stimolando al contempo la crescita e lo sviluppo delle piante.

Dal febbraio 2024 gli agricoltori italiani avranno accesso a questo nuovo e versatile fungicida biologico a base di Trichoderma harzianum T22, ceppo brevettato da Koppert. Questa registrazione segna un significativo passo avanti nell'aumento della disponibilità di soluzioni biologiche per la protezione delle colture per uso agricolo anche grazie all'ampia varietà di colture presenti in etichetta che include tra le altre mais, frumento, soia, patata, pomodoro e cipolla.

"Triario è molto efficace nel proteggere le radici da diversi patogeni del suolo come: Pythium spp., Rhizoctonia spp., Fusarium spp., Sclerotinia spp., Cylindrocladium spp., Thielaviopsis spp., Myrothecium spp. e Armillaria mellea - spiega Nicola Vicario, Agri Manager di Koppert Italia – Il Trichoderma harzianum T22 è un microrganismo antagonista che va a creare un rapporto di simbiosi con le radici di molteplici specie vegetali, sviluppandosi insieme a loro. Gli effetti favorevoli della sua azione sulla pianta, oltre alla protezione dai patogeni radicali, si evidenziano con un migliore sviluppo vegetativo, una maggiore efficienza nell'assimilare acqua e nutrienti e con un aumento della resistenza alle avversità ed agli stress".

Le spore di Trichoderma harzianum ceppo T22 germinano una volta che hanno raggiungo il suolo e il fungo va rapidamente a colonizzare l'apparato radicale della pianta. Qui esplica la sua azione protettiva, partendo da una competizione per lo spazio: il fungo utile, infatti, cresce velocemente attorno alle radici della pianta e così facendo crea una barriera fisica che impedisce ai funghi patogeni di raggiungere il tessuto vegetale.

"Non tutti i ceppi di Trichoderma performano alla stessa maniera - ricorda Vicario - anche all'interno della stessa specie ci possono essere differenze molto importanti in termini di efficacia. Il ceppo ibrido T22 è stato sviluppato dalla Cornell University (USA): dopo un lungo processo di selezione sono stati individuati due ceppi complementari di Trichoderma. Il primo particolarmente rapido nel colonizzare l'apparato radicale e adattato ai climi caldi e secchi, il secondo più aggressivo nei confronti dei funghi patogeni e attivo in presenza di basse temperature e alti livelli di umidità. Dalla loro unione nasce il ceppo T22: un ibrido in grado di adattarsi alle più diverse condizioni pedoclimatiche, a temperature del suolo fra gli 8 e i 34°C e a valori di pH fra 4 e 8,5".

Nella rizosfera avviene anche una serrata competizione per i nutrienti. Diversi funghi patogeni si nutrono delle sostanze secrete dalle radici per innescare determinati processi infettivi, Triario riesce però ad utilizzare in maniera più rapida ed efficiente queste sostanze lasciando i patogeni privi di nutrimento. Vi è inoltre il fenomeno del micoparassitismo: il Trichoderma harzianum T22, infatti, è in grado di aggredire direttamente per via enzimatica le membrane cellulari dei funghi patogeni, predandoli ed impedendone la diffusione.

Oltre a ciò, Triario si lega alla radice della pianta entrando in simbiosi con essa. Così facondo la stimola, aumenta l'assorbimento dei nutrienti e favorisce la sua resistenza a stress idrici, climatici o dovuti a fertilizzazione non ottimale. Ciò rafforza lo sviluppo sia dell'apparato radicale che delle parti epigea della pianta, creando colture più sane, vigorose e produttive per l'intera durata del loro ciclo.

Nell'immagine a destra: l'effetto di Triario nel contenimento di Rhizoctonia spp.

"Triario si applica preferibilmente alla semina o al trapianto, ma può essere applicato durante tutto il ciclo vegetativo. È anche facile da usare. Vogliamo che il passaggio alle soluzioni biologiche sia il più semplice possibile per il produttore" continua Vicario. "Gli agricoltori possono applicare Triario utilizzando attrezzature e sistemi di irrigazione convenzionali e combinare la nostra formulazione con altri prodotti comunemente utilizzati, come fertilizzanti, erbicidi e biostimolanti, per risparmiare tempo e fatica".

Triario sarà lanciato ufficialmente sul mercato italiano il 31 gennaio 2024 durante un evento a Fieragricola ed è oggi disponibile in due formati per poter essere utilizzato nella maggior parte degli scenari:

- Triario GR (20 kg) è un microgranulare che può essere applicato al momento della semina/trapianto con un normale microgranulatore;

- Triario WG (5 kg) è formulato in granuli idrodispersibili e una volta sciolto in acqua può essere applicato tramite normali sistemi di irrorazione o di irrigazione.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.koppert.it o contattare il tecnico Koppert di zona.

Data di pubblicazione: