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Studio finanziato dall'INC

Il consumo di frutta secca a lungo termine migliora la sensibilità cerebrale all'insulina

I risultati di un recente studio finanziato dall’International Nut and Dried Fruit Council (INC), pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition,[1] hanno mostrato che negli anziani in sovrappeso o obesi, il consumo a lungo termine di frutta secca mista ha migliorato significativamente la sensibilità all’insulina a livello cerebrale. Ciò può essere importante per la prevenzione delle malattie metaboliche e cognitive legate all’età.

Lo studio ha coinvolto 28 fra uomini e donne sani, di età compresa tra 60 e 70 anni. I ricercatori hanno condotto uno studio crossover in singolo cieco randomizzato, che prevedeva un periodo di intervento e controllo di 16 settimane (senza frutta secca), separato da un periodo di washout di 8 settimane. L'intervento è consistito in 60 g al giorno di frutta secca mista (15 g ciascuno di noci, pistacchi, anacardi e nocciole). Ai partecipanti è stato chiesto di seguire le linee guida dietetiche olandesi.

Il flusso sanguigno cerebrale (CBF) è stato quantificato utilizzando la risonanza magnetica (MRI), mentre la sensibilità cerebrale all’insulina è stata valutata misurando le risposte regionali del CBF all’insulina intranasale. Inoltre, sono stati valutati anche gli effetti sulla sensibilità periferica all’insulina (test da carico orale di glucosio), sul contenuto lipidico intraepatico e sui marcatori di rischio cardiometabolico.

Lo studio ha scoperto che il consumo di frutta secca ha migliorato significativamente l’azione dell’insulina nelle regioni del cervello (occipitale e frontale) coinvolte nella modulazione dei processi metabolici e cognitivi. La ricerca ha anche dimostrato che la sensibilità periferica all’insulina non è stata influenzata. Tuttavia, il contenuto lipidico intraepatico, il colesterolo LDL ("cattivo") nel siero e la pressione arteriosa sistolica sono risultati inferiori dopo il consumo di frutta secca, rispetto al periodo di controllo. I partecipanti non sono aumentati di peso durante lo studio.

"Sulla base di questi risultati abbiamo concluso che la resistenza all'insulina cerebrale regionale osservata negli anziani in sovrappeso o obesi può essere influenzata positivamente da un intervento a lungo termine con frutta secca mista, che può essere importante per la prevenzione delle malattie legate all'età", afferma il dott. Peter Joris, primo ricercatore dell'Università di Maastricht, Paesi Bassi.

Lo studio è stato sostenuto dall'INC International Nut and Dried Fruit Council.

[1] K.M.R. Nijssen, RP Mensink, J. Plat, D. Ivanov, H. Preissl, PJ Joris, Mixed nut consumption improves brain insulin sensitivity: a randomized, single-blinded, controlled, crossover trial in older adults with overweight or obesity, The American Journal di Clinical Nutrition, https://doi.org/10.1016/j.ajcnut.2023.12.010.

Per maggiori informazioni:
Barbara Niemans
INC
+31 79 368 11 98
secretariaat@nzv-org.nl
www.zuidvruchten.nl

Data di pubblicazione: