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Dati Ismea dal 3 al 9 luglio 2017

Offerta superiore alla domanda per le drupacee, prime contrattazioni per le pere estive

In anticipo di circa dieci giorni sui normali calendari di raccolta, la prima settimana di luglio ha segnato l'ingresso sui mercati delle prime quote di uva di provenienza pugliese e lucana i cui prezzi di esordio si sono posizionati su valori superiori allo scorso anno.

Nessuna variazione si registra per pesche e nettarine per le quali si continua ad osservare un'offerta superiore alla domanda. Più fluido il mercato per le albicocche il cui collocamento è risultato agevolato dalla minore presenza sui mercati di merce proveniente dagli areali meridionali della penisola. Sempre più contenute le disponibilità per le ciliegie agevolmente collocate solo in presenza di un profilo qualitativo apprezzabile. Si intensificano le operazioni di raccolta per le susine con quantitativi in progressivo incremento. Prime contrattazioni per le pere estive.

Ciliegie: si appresta a conclusione la campagna di commercializzazione per il prodotto in esame. L'offerta è risultata rappresentata da limitate quote di varietà dure provenienti dagli areali più tardivi del Nord della penisola e dalle ultime quote campane. La merce avviata sui mercati, a fronte di un adeguato profilo qualitativo, è stata regolarmente scambiata sulla base di quotazioni stabili. Solo nell'areale veronese un'offerta contenuta unitamente a una buona domanda ha permesso ai listini di beneficiare di rialzi.

Albicocche: in fase conclusiva la campagna di commercializzazione nelle aree vocate del Sud. Sotto il profilo degli scambi un rialzo dei listini è stato registrato nel metapontino dove l'offerta rappresentata dalle ultime quote di varietà tardive, avviata sui mercati, è stata agevolmente ceduta. Su toni più fluidi si sono svolte le contrattazioni anche negli areali baresi, con quotazioni che hanno tuttavia teso al ribasso a fronte di un prodotto che, a causa delle elevate temperature, non garantisce un adeguato profilo qualitativo in termini di shelf life. In fase ormai avanzata la raccolta del prodotto nei siti produttivi settentrionali della penisola dove gli scambi anche per la minore presenza di merce proveniente dagli areali meridionali hanno mostrato una maggiore fluidità.

I prezzi sulle principali piazze monitorate hanno evidenziato una generale tenuta. Solo sulla piazza di Ravenna una migliore intonazione della domanda ha permesso ai listini di beneficiare di rialzi. In incremento le quotazioni anche sulla piazza di Bologna dove il prodotto a causa delle grandinate abbattutesi in settimana è stato sottoposto ad accurate procedure di selezione. Le minori disponibilità affluite sui mercati sono state speditamente collocate.

Mercato nazionale alla produzione - Prezzi medi settimanali

Clicca qui per ingrandire la tabella.

Pesche e nettarine: rialzo dei listini da imputare esclusivamente all'ingresso sui mercati delle prime quote di prodotto piemontese, le cui quotazioni si sono attestate su valori mediamente più alti rispetto alle piazze già presenti. Sotto il profilo commerciale non si registrano significative variazioni rispetto a quanto già registrato nel corso delle precedenti rilevazioni. Il mercato nel complesso continua a essere caratterizzato da un'offerta superiore alle effettive capacità di assorbimento della domanda anche per la costante presenza, in particolare sui mercati europei, di merce di provenienza estera (Grecia) esitata a prezzi concorrenziali.

Sotto il profilo delle quotazioni i listini hanno mostrato una generale tenuta nelle aree vocate del Sud mentre qualche cedenza è stata osservata in alcuni areali produttivi settentrionali. Solo sulla piazza di Bologna e Verona, i prezzi hanno mostrato un incremento in presenza di un prodotto dal migliore profilo qualitativo in termini di calibro. Su base annua, nel complesso, hanno continuato ad attestarsi su valori nettamente inferiori.

Susine: si sono intensificate ed estese ad altre varietà dal migliore profilo qualitativo le operazioni di raccolta del prodotto. L'offerta avviata sui mercati è stata oggetto di una discreta richiesta che ne ha permesso una regolare collocazione sulla base di quotazioni che sulle principali piazze monitorate hanno mostrato una sostanziale stabilità. Solo per il prodotto laziale e napoletano i prezzi teso al ribasso a fronte di un'offerta superiore alla domanda. Di contro un incremento dei listini è stato rilevato per il prodotto modenese in funzione di una maggiore richiesta.

Pere da consumo fresco: a partire da questa settimana hanno avuto inizio nei siti produttivi del ferrarese e del napoletano le prime contrattazioni per le varietà di pere estive. Buono il profilo qualitativo mostrato dal prodotto napoletano agevolmente ceduto sulla base di quotazioni di esordio che si sono attestate su valori superiori a quelli registrati nella precedente campagna. Al momento, nel ferrarese l'offerta ha presentato una disomogeneità in termini di calibro e, avviata sui mercati, è stata collocata sulla base di prezzi inferiori a quelli di esordio dello scorso anno.

Uva da tavola: in settimana negli areali produttivi precoci pugliesi e lucani, in anticipo di circa dieci giorni sui normali calendari ha avuto inizio la raccolta dei primi quantitativi di varietà Vittoria. L'offerta in termini qualitativi ha presentato uno standard del tutto ottimale sia per grado zuccherino che per conformazione del grappolo e, avviata sui mercati, ha incontrato l'interesse della domanda. In tale contesto le quotazioni si sono attestate su valori superiori a quelle di esordio registrati nella precedente campagna. Per la merce siciliana si osserva un rallentamento dei volumi scambiati con quotazioni che tuttavia non hanno mostrato variazioni.
Data di pubblicazione: