Carmen Popescu, del gruppo OctoFrost commenta: "Tra la frutta a surgelazione rapida individuale (IQF) più popolare figura il mango, usato principalmente per dolciumi, macedonie gelato e frullati. Il consumatore finale attuale, nell'aprire la confezione, si aspetta di trovare un mango di alta qualità e dall'aspetto naturale, obiettivo in cui i metodi di surgelazione tradizionali stanno iniziando a fallire. Ecco perché crediamo che il metodo IQF sia uno strumento grandioso in questo senso, ma è comunque fondamentale che il frutto da surgelare sia anch'esso in ottime condizioni".
Per ottenere un buon risultato, il team OctoFrost ha condiviso una piccola lista della cose da fare e non fare nel surgelare un mango secondo il metodo IQF, raggruppate in 6 criteri principali.
- Controllare il grado di maturazione del mango
- Controllare il livello di Brix(tenore zuccherino)
- Dotarsi delle corrette attrezzature per tagliare e affettare
- Preraffreddare il frutto prima di surgelarlo
- Disidratare con cura
- Alimentare il nastro trasportatore con carico e frequenza idonee
"Secondo gli standard internazionali, il livello di Brix accettato è tra 11 e 14. Tuttavia in Asia può arrivare anche a 22, e questo può essere tanto interessante quanto invece complicare il processo di surgelazione", ha spiegato Carmen.
"Il metodo di trasformazione di un mango IQF è praticamente una scienza. Per questo sosteniamo sempre tutta quella parte dell'industria di trasformazione del mango che vuole sviluppare il metodo migliore, tenendo in considerazione le materie prime e le attrezzature a disposizione".
Per maggiori informazioni:
Carmen Popescu
OctoFrost Group
Tel: +46 42 33 22 60
Email: carmen.popescu@octofrost.com
Web: www.octofrost.com
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