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I mirtilli possono attenuare l'invecchiamento accelerato del sistema nervoso centrale

Gli effetti protettivi di mirtilli ricchi di antocianine sulla salute del cervello sono ben documentati e sono particolarmente importanti in condizioni di forte stress ossidativo, che può portare a invecchiamento accelerato del sistema nervoso centrale. Tale scenario si verifica quando si è esposti a radiazioni spaziali, cioè a particelle HZE, note per provocare danni cognitivi e alterazioni neurochimiche. Lo dicono i ricercatori dell'Università di Tufts di Boston.

"Recentemente - spiega Shibu M. Poulose - abbiamo saggiato gli effetti comportamentali e neurochimici su ratti esposti a particelle HZE quali isotopo di ferro 56 (56Fe) entro 24-48 ore dopo l'esposizione, e abbiamo scoperto che la radiazione colpisce principalmente la memoria e l'apprendimento. Soprattutto, abbiamo osservato che le regioni specifiche del cervello non sono in grado di innescare meccanismi antiossidanti e anti-infiammatori in risposta a questo stress".



Per esaminare ulteriormente questi meccanismi di risposta endogeni, abbiamo integrato la dieta dei giovani ratti con mirtilli, che sono noti per contenere elevate quantità di composti antiossidanti, prima dell'irradiazione. L'esposizione a 56Fe ha causato significativi cambiamenti neurochimici in ippocampo e corteccia frontale, le due regioni critiche del cervello coinvolte nella funzione cognitiva.

L'integrazione della dieta con mirtilli ha significativamente attenuato la carbonilazione della proteina, che è stata significativamente aumentata dall'esposizione al 56Fe nell'ippocampo e nella corteccia frontale. Inoltre, l'assunzione di mirtilli ha ridotto significativamente gli aumenti in NADPH-ossidoriduttasi-2 (NOX2) e cicloossigenasi-2 (COX-2) indotti dalle radiazioni, e ha innescato il fattore di trascrizione nucleare eritroide-2 (Nrf2), che regola l'espressione genica di una grande varietà di enzimi citoprotettivi antiossidanti nell'ippocampo e nella corteccia frontale.

I risultati indicano che le particelle 56Fe possono indurre effetti tossici su ippocampo e corteccia frontale per sovraccarico di specie reattive dell'ossigeno (ROS), che possono causare alterazioni nell'ambiente neuronale, portando infine alla morte neuronale dell'ippocampo e conseguente alterazione della funzione cognitiva- concludono i ricercatori- L'assunzione di mirtilli può essere una misura preventiva efficace per ridurre il carico ROS sul sistema nervoso centrale in caso di esposizione acuta a radiazioni.

Fonte: Poulose Shibu M., Rabin Bernard M., Bielinski Donna F., Kelly Megan E., Miller Marshall G., Thanthaeng Nopporn, Shukitt-Hale Barbara, 'Neurochemical differences in learning and memory paradigms among rats supplemented with anthocyanin-rich blueberry diets and exposed to acute doses of 56Fe particles', 2017, Life Sciences in Space Research, Vol. 12, pag. 16-23.