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Europa: etichette dei prodotti ancora fuorvianti sull'effettivo contenuto di frutta

Secondo la nuova edizione dello studio 'Where is the Fruit?' portato avanti da Freshfel, l'immagine e il nome della frutta vengono ancora spesso utilizzati impropriamente da altri settori alimentari. Ancora troppi prodotti mettono ben in vista della frutta sulla confezione, indipendentemente dal fatto che il contenuto sia minimo o addirittura nullo, e questo conferma le conclusioni principali di uno studio precedente, pubblicato nel 2010.


Sono stati analizzati 188 prodotti provenienti da 13 membri dell'Unione Europea (che comprendono l'80% della popolazione europea), e solo il 20% aveva un contenuto di frutta uguale o superiore al 50%. Il 7% dei prodotti analizzati non conteneva affatto della frutta.

Per completare i dati raccolti, il 34% dei prodotti conteneva meno del 10% di frutta, e un altro 34% ne conteneva una quantità compresa tra l'11% e il 50%. Questi risultati mostrano come le prassi commerciali degli operatori alimentari siano inconsistenti nell'ottica dell'obiettivo di trasparenza delle normative europee, così come della normativa europea relativa alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari.

Freshfel, l'associazione europea per il settore dei prodotti ortofrutticoli, ha condotto una nuova edizione dello studio 'Where is the Fruit?'. Il documento analizza il contenuto di frutta indicato dall'etichetta di una serie di prodotti alimentari, che presentano sul confezionamento esterno immagini o riferimenti a frutta, senza per questo prendere di mira alcuna categoria o marchio in particolare. L'esito del 'Where is the Fruit?' mostra che i consumatori sono ancora sottoposti a informazioni ingannevoli. Alcuni di loro potrebbero pensare di aver effettuato una scelta salutare, considerate le immagini della frutta, ma se conoscessero la realtà si sentirebbero invece raggirati e delusi.

Il Regolamento comunitario 1169/2011 sulle informazioni alimentari ai consumatori dichiara che 'le informazioni alimentari non dovrebbero essere ingannevoli', mentre il Regolamento comunitario 1924/2006, relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti, include nella definizione di 'indicazione' tutto ciò che è 'immagine, grafica o rappresentazioni simboliche, che suggeriscono una particolare caratteristica del prodotto'. Entrambi i Regolamenti vietano l'utilizzo di indicazioni false o ingannevoli nei confronti dei consumatori.

Secondo Daphne van Doorn, consulente politica di sostenibilità e salute per Feshfel, "questo report dimostra che ci sono ancora lacune della legislazione europea, che potrebbero portare alla confusione dei consumatori in proposito di alimentazione. Costoro non dovrebbero essere ingannati da immagini che rappresentano frutta, quando nel prodotto finale il contenuto di frutta è pressoché nullo".

Un modo per ovviare a questo problema potrebbe essere la completa applicazione dei profili nutrizionali definiti dal regolamento. Perché un prodotto possa usare l'immagine pittorica, stilizzata o simbolica delle frutta, esso dovrebbe presentare un contenuto di frutta minimo del 50%, senza superare le soglie massime di sale, zucchero o grassi.

Frutta e verdura sono componenti fondamentali per una dieta salutare. Gran parte della ricerca in proposito dichiara che un consumo giornaliero adeguato di frutta e verdura potrebbe aiutare nella prevenzione di malattie gravi, come malattie cardiovascolari o alcuni cancri. Questo report sottolinea la necessità di una maggiore protezione dei consumatori, così come la necessità di promuovere il consumo di frutta e verdura.
Data di pubblicazione: