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Per stare bene occorre mangiare frutta e verdura, non l'estratto contenuto in una pillola

"Ortofrutta fra salutismo e sostenibilità" è il titolo del convegno che si è tenuto sabato 11 marzo 2017 a Ferrara, nell'ambito della fiera Misen, Salone nazionale delle sagre. "Filiera vuol dire prodotto che ha già un contratto di destinazione", ha affermato il moderatore Adriano Facchini, esperto di marketing agroalimentare.



Vincenzo Brandolini, docente all'Università di Ferrara, ha detto che il consumatore informato vuole legalità e sicurezza, qualità nutrizionale, sensoriale, presentazione e costanza nella qualità. Uno dei prodotti simbolo del ferrarese è il pomodoro, una bacca che, ogni 100 grammi, assicura il 20% del fabbisogno giornaliero di vitamina A e il 42% della vitamina C. E' una grande fonte di potassio e apporta solo 20 calorie. Il licopene, che dà il colore rosso, è un carotenoide che contribuisce a prevenire alcuni tumori".

Anche la zucca è come il maiale, non si butta via nulla, forse, solo la buccia. Polpa, semi e fiori sono tutti edibili e contribuisce a sali minerali e vitamine. Altro prodotto rappresentativo di Ferrara è la pera, ricca di fruttosio quindi utile per chi ha problemi di glicemia, perché il fruttosio dà meno problemi del glucosio, entro certi limiti. La pera poi fornisce 127 mg di potassio ogni 100 gr di parte edibile. "Se possibile, previo lavaggio, mangiate le pere con la buccia perché è lì che sono contenuti i principi nutritivi in grandi quantità".


Da sinistra Vincenzo Brandolini, Alvaro Vaccarella, Adriano Facchini, Raffaele Berardi, Pietro Cimatti

Il melone dà tanti sali minerali, vitamina C, A e potassio. L'anguria dà 16 Kcal per 100 grammi, è ricca di licopene. "Le tendenze attuali - ha aggiunto Brandolini - sono i cibi funzionali, cioè quelli che chi produce dimostra cosa contengono. Al giorno d'oggi i radicali liberi sono il nemico della salute. Questi si riducono con un'alimentazione ricca di frutta e verdura".


Alcune delle aziende partner di Misen

Durante il convegno, promosso da "Civiltà della Qualità Club", è intervenuto l'agronomo Pietro Cimatti esperto frutticolo e in particolare di pere. "E' osceno che nei ristoranti italiani quasi nessuno abbia e proponga la frutta. Al massimo, la solita fetta di ananas. La pera è sconosciuta, mentre d'estate ci sono già varietà estive pronte al consumo. La pera è ammessa nella dieta dei diabetici; inoltre, è uno dei frutti più adatti per perdere peso. La pera è il frutto che contiene più boro (utile contro l'osteoporosi in quanto aiuta a trattenere il calcio) e sorbitolo".



Alvaro Vaccarella, medico cardiologo, ha sottolineato che, l'invecchiamento della popolazione, è un dato di fatto. L'invecchiamento è di tre tipi: con malattia, usuale, e di successo. L'ultima categoria è quella di anziani che stanno bene e vivono una vita normale. I fattori per stare bene da anziani sono: genetica, alimentazione, stili di vita e solo in fondo gli eventi causali. I due pilastri sono l'alimentazione e l'attività fisica.

Per la prima volta non più solo consigli generici, ma dati oggettivi. Solo da un anno le linee guida date ai medici vi sono i principi della nutraceutica. Un mito da sfatare. Serve mangiare il pomodoro, non l'estratto di licopene o di vitamina concentrati in una pillola. L'efficacia di 30 minuti al giorno di movimento fisico equivale a tanti medicinali. E non è mai troppo tardi per modificare lo stile di vita.


La sala del convegno presso gli spazi fieristici di Ferrara, sabato 11 marzo 2017

Tradecorp è una delle poche aziende della nutrizione vegetale che fanno anche ricerca. L'agronomo Raffaele Berardi è stato chiaro: "La concimazione si può ridurre tantissimo se viene localizzata dove davvero serve".