Sistema comunitario di allerta: 36 notifiche ortofrutticole nelle ultime due settimane
Due le allerte in arrivo dall'Italia: una di follow-up e un respingimento alla frontiera. Quest'ultimo ha riguardato gombo (okra) dall'India per la presenza di residui di acefate, sostanza non autorizzata.
Altre notifiche, in arrivo da diversi Paesi europei, hanno segnalato la presenza di: aflatossine in fichi secchi turchi; residui di clorpirifos in peperonie limoni turchi; un elevato contenuto di solfiti in albicocche secche della Turchia e in noci di cocco fresche dalle Filippine; un elevato contenuto di acido cianidrico in manioca congelata proveniente dal Camerun; residui di formetanato in peperoni turchi; residui di procloraz e imazalil in melagrane turche; residui di triazophos - sostanza non autorizzata - e tebuconazole in peperoni turchi;
Si è evidenziato inoltre l'assenza di certificazioni sanitarie per pitaya dal Vietnam per fichi secchi turchi e il tentativo di importare illegalmente melanzane fresche dall'Uganda.
Trentaquattro sono invece le notifiche di allerta in merito alla categoria "frutta secca, prodotti a base di frutta secca e semi", 29 delle quali classificate come respingimenti alla frontiera. Tre le allerte dall'Italia per la presenza di aflatossine in arachidi egiziane e in mandorle con guscio provenienti dagli Stati Uniti.
In arrivo da altri Paesi europei, le altre allerte riguardano la presenza di aflatossine in: arachidi con e senza guscio provenienti da Stati Uniti, Egitto, Nigeria e Cina; pistacchi turchi, iraniani e statunitensi; nocciole da Georgia e Turchia; mandorle sgusciate spagnole e con guscio dalla Slovacchia (materia prima statunitense, veicolata tramite la Germania).
Segnalata inoltre la presenza di: ocratossina A in pistacchi statunitensi e iraniani; Salmonella in semi di sesamo indiani e in cocco disidratato proveniente dall'Indonesia (veicolato tramite la Polonia); certificazioni sanitarie improprie o inesistenti per arachidi indiane; muffa in arachidi cinesi.