I mango potrebbero apportare benefici alla flora intestinale
Nello studio (vedi abstract), gli esperti hanno suddiviso casualmente sessanta topi maschi in quattro gruppi, monitorandoli per dodici settimane. Il primo gruppo seguiva un'alimentazione a normale contenuto di grassi, il secondo ad alto contenuto, il terzo a una dieta molto grassa associava un piccolo consumo di mango, mentre l'ultimo gruppo univa alla dieta grassa un'elevata somministrazione del frutto tropicale.
Il trattamento dietetico ad alto contenuto di grassi al quale è stato aggiunto il 10% di mango (equivalente a una tazza e mezzo di pezzi di mango fresco, circa 200 grammi) è risultato essere il più efficace nel prevenire la perdita dei batteri benefici. In particolare, l'integrazione del mango ha regolato i batteri intestinali a favore di bifidobatteri e akkermansia e ha aumentato la produzione di acidi grassi a catena corta (SFCA). Questi acidi grassi hanno dimostrato di possedere una vasta gamma di effetti benefici, come per esempio proprietà antinfiammatorie.
Una tazza di mango è piena di antiossidanti, contiene oltre 20 vitamine e minerali diversi e fornisce una buona fonte di fibre. Anche se è stato ben documentato che i composti di mango mostrano attività antinfiammatorie e aiutano la digestione delle fibre, in precedenza non sono state esaminati gli effetti del mango sul microbiota intestinale.
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Angela Serna
National Mango Board
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