Attività al mercato all'ingrosso di Padova.
Gli assi nella manica del Maap che li rivela Francesco Cera, direttore generale del mercato: "Infrastrutture e servizi". Troviamo così una struttura realizzata come un abito di sartoria, perché calzasse a pennello su chi vende e chi compra: non un unico corridoio, come si vede nella maggior parte dei mercati italiani, ma due corridoi uno accanto all'altro, lunghi appena 300 metri, per permettere ai compratori di girare comodamente ogni stand.
Sul tetto troviamo poi un impianto fotovoltaico che produce 6 MW di energia, quando il mercato ne consuma 1, mentre recenti lavori di ammodernamento sul tetto "ci hanno permesso di aumentare la luminosità e di guadagnare un'ora di luce, tutti i giorni", continua il direttore.
A sinistra Francesco Cera, direttore generale del Maap, a destra Giancarlo Daniele, l'ad.
Ma dal punto di vista delle infrastrutture la vera carta vincente sta all'esterno della struttura di vendita, ed è rappresentata da una serie di capannoni e tettoie che rappresentano i magazzini di supporto del Maap: 20mila metri quadrati in tutto e 180mila mc di celle frigo. Si tratta della piattaforma logistica a supporto di ogni attività in uscita dal mercato di Padova. Qui, praticamente 24 ore su 24, si preparano i camion in partenza, qui si rietichettano i pallet, si abbatte la temperatura di frutta e verdura per sopportare 5, 6, anche più giorni di viaggio. Una soluzione che ricalca quella presa dal più grande e importante mercato di smistamento in Europa: "Siamo la Perpignan del Nord Est", chiosa Cera.
Frutta in vendita al Maap.
I magazzini di supporto rivelano la vocazione per l'export del Maap. Prende la via dell'oltre-confine il 60% delle merci vendute. Con destinazioni Vienna, Croazia, Slovenia, Romania, Bosnia, Ucraina, Repubblica Ceca e, in misura minore, le repubbliche sul Mar Baltico. Prima dell'embargo si partiva da Padova anche alla volta della Russia: "Il giorno dell'entrata in vigore dell'embargo avevamo 20 camion in viaggio verso la Russia", commenta l'ad.
Una veduta aerea del Maap (nb: la scritta sul tetto fotovoltaico è stata aggiunta in post-produzione della foto)
E i magazzini di supporto piacciono anche alla Gdo, cui va il 20% della merce scambiata: Padova è uno dei mercati all'ingrosso che è stato in grado di catturare la grande distribuzione, tant'è che i supermercati Lando, una catena della veneta, possiedono all'interno del Maap una propria piattaforma. Se estero e Gdo rappresentano le principali destinazioni delle merci commercializzate nel mercato padovano, un restante 10% prende la via della città e provincia, rifornendo negozi e ambulanti; un altro 10% prende la via di altri mercati all'ingrosso veneti.
Ecco come sarà lo stand del Maap al Macfrut, replicando il Caffè Pedrocchi di Padova.
A settembre il Maap sarà al Macfrut di Rimini, dove replicherà, nell'allestimento dello stand, il Caffè Pedrocchi, caffè icona di Padova che ormai veleggia verso i 2 secoli di storia; non è un caso la scelta di replicare un caffè, da parte peraltro di una struttura all'ingrosso che, unica in Italia, conta al suo interno 6 bar attivi e funzionanti e un ristorante da 400 posti: questo non solo perché nella struttura si muovono ogni giorno 500 persone, ma anche perché, spiega il direttore generale "è anche intorno a un tavolino da bar che si stringono contratti e accordi", e conta poi se il tavolino è reale o metaforico.
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