Adesso, per quanto riguarda la produzione delle drupacee (ciliegio, albicocco, pesco e susino) si può già vedere, essendo terminata la cosiddetta fase fenologica della "scamiciatura", che ovunque ci sarà piena produzione con qualche differenza fra appezzamenti più carichi e meno carichi.
Per quanto riguarda il melo, non si può ancora fare una previsione della produzione, in quanto la fioritura è appena terminata e la cascola naturale post allegagione non si è ancora verificata. Per il momento la situazione produttiva sembra essere buona ovunque, salvo qualche appezzamento con problematiche particolari.
Per quanto riguarda i mirtilli, il periodo della fioritura sta terminando e sembra che l'allegagione sia buona, per cui dovrebbe esserlo anche la produttività, che è caratterizzata da qualche giorno di anticipo rispetto alla passata stagione. In generale, si registra qualche giorno di anticipo su tutte le colture, che comunque non è considerato significativo.
Diversa è la situazione dell'actinidia, dove è difficile quantificare la produttività perché la fioritura è prevedibile solo fra 10-15 giorni e, in questa primavera, si è registrata nuovamente una forte aggressione da parte del batterio Psa (Pseudomonas syringae pv. actinidiae). Parecchi impianti hanno perso una buona parte di vegetazione che dovrebbe corrispondere anche a una perdita di produzione, tuttavia in questa fase, non è ancora possibile fare delle stime certe della produttività.
Foto di Luca Castellino.
"A seguito di un inverno particolarmente asciutto e mite - continua Gallesio - ci si sarebbe aspettati una minore aggressività del batterio, invece poche giornate fredde e umide nel mese di febbraio e marzo hanno favorito una nuova pesante aggressione della patologia, in alcuni appezzamenti c'è un 50% di rami compromessi. Per quanto riguarda la produzione, c'è ancora la fase di fioritura da superare e da questa dipenderà la quantità e la qualità dei frutti per la prossima campagna commerciale. E' comunque presumibile che avremmo un ridimensionamento produttivo".
Foto di Luca Castellino
In generale, nella zona frutticola cuneese la primavera è stata molta asciutta (da 40 a 60 mm di pioggia, ben al disotto delle medie stagionali), per cui si è finora registrata una minor incidenza delle malattie fungine, mentre per quanto riguarda gli insetti le dinamiche delle popolazioni e il loro controllo sono attualmente nella norma.
Si ringrazia il tecnico di zona Luca Castellino per le foto.
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Cesare Gallesio
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