Tribunale di Matera annulla sequestro di imballaggi per fragole
In particolare, il Tribunale di Matera ha osservato che: "Ai fini della configurazione del reato di cui all'art. 473 del Codice Penale (contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o di prodotti industriali) non è sufficiente la mera possibilità di confusione tra due marchi, regolarmente registrati, ma è necessaria la materiale contraffazione o alterazione del marchio".
Il Tribunale di Matera sottolinea che la dicitura ("Candonga") riportata sulle confezioni non può dirsi di pertinenza esclusiva di una singola società. (Si sottolinea tuttavia che è in discussione proprio questo aspetto della questione da parte del Tribunale di Potenza, NdR).
Come evidenziato nel corso delle stesse operazioni condotte dalla Polizia Giudiziaria, tutte le fragole oggetto di commercializzazione da parte dell'impresa romagnola appartenevano alla varietà vegetale nota come "Sabrosa" o "Candonga" e, come tali, venivano commercializzate dalla società che da anni acquista la propria merce esclusivamente da soggetti che producono tali fragole nel Metapontino.
Alla società romagnola non era stata mossa alcuna contestazione in merito all'integrità e alla qualità della merce, appartenente alla nota e apprezzata varietà coltivata in Basilicata. Il sequestro aveva riguardato esclusivamente gli imballaggi, dato che gli stessi presentava un'indicazione che, secondo la Compagnia della Guardia di Finanza di Policoro, poteva porsi in contrasto con i diritti dei titolari di un marchio.