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L'Europarlamento rimette in discussione il semplicistico sistema britannico di etichettatura a semaforo

Era già tornato sul banco degli imputati poche settimane fa: stiamo parlando del sistema di etichettatura degli alimenti voluta dalla Gran Bretagna che riproduce un "semaforo" per segnalare rapidamente al consumatore l'equilibrio o il disequilibrio nutrizionale di un dato alimento, guardando alla sua composizione in calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale; questo sistema è stato adottato dal 98% della grande distribuzione locale su una serie di prodotti, non mancando di suscitare molte critiche (cfr. FreshPlaza del 15/03/2016).

Ora l'Europarlamento, chiamato ad esprimersi su questo sistema di etichettatura, ha votato in favore dell'eliminazione dei profili nutrizionali con la modalità a "semaforo" in etichetta e ha chiesto di rimettere in discussione il fondamento scientifico dei cosiddetti 'profili nutrizionali'.

Confagricoltura commenta: "Estendere agli altri Paesi dell'Unione europea il sistema inglese delle etichette a semaforo è improponibile, inaccettabile e soprattutto contrario ai regolamenti comunitari. Ringraziamo i parlamentari europei di aver dato un segnale preciso sulla necessità di rivedere il regolamento n° 1924/2006 sui profili nutrizionali in un'ottica di corretta informazione al consumatore, cui ora la Commissione dovrà attenersi. Sollecitiamo anche la Gran Bretagna a conformarsi alle disposizioni comunitarie".

"Non è con i semafori che si fa una corretta informazione alimentare, occorrono piuttosto adeguate iniziative educazionali – ha ribadito Confagricoltura - Il 'semaforo rosso' (a seconda del contenuto di grassi, grassi saturi, sale e zuccheri di un alimento) dà l'idea di una situazione di pericolo per la salute. Non è però il prodotto in sé che è dannoso, bensì il suo uso non corretto. Invece una dieta alimentare corretta, per esempio, è proprio quella mediterranea con prodotti genuini, unici, che fanno bene e, in alcuni casi, come l'extravergine, sono anche nutraceutici".

Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, commenta a sua volta: "Siamo soddisfatti per il voto del Parlamento europeo che boccia un sistema di etichettatura troppo semplicistica e fuorviante. Siamo favorevoli alla corretta informazione del consumatore, ma questa deve essere oggettiva e basata su evidenze scientifiche. No, quindi, a un sistema che penalizza le produzioni di qualità, in particolare olio, formaggi e salumi".

"Ringraziamo - prosegue Mercuri - per il lavoro condotto dall'Italia e dai nostri parlamentari europei, in particolare da Paolo De Castro, per il raggiungimento di questo primo significativo risultato. E' importante riflettere in ambito europeo su come favorire un consumo più consapevole, purché si utilizzino criteri oggettivi, senza danneggiare produzioni simbolo dell'agroalimentare italiano promosse dalla Dieta mediterranea".

"Siamo sempre stati in prima linea contro il sistema di etichettatura a semaforo, che penalizza i nostri prodotti agroalimentari di qualità. Lo abbiamo ribadito - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - anche in recenti Consigli dei Ministri europei, con l'appoggio di 15 Paesi".

"Il voto del Parlamento europeo è un successo che l'Italia ha costruito facendo squadra. Abbiamo unito le filiere produttive, quelle agricole e collaborato costantemente con i nostri parlamentari, a partire da Paolo De Castro. Ora ci aspettiamo che la Commissione Ue faccia un salto di qualità concreto su questo piano. Lo dobbiamo soprattutto - ha concluso il Ministro - ai consumatori, che vengono tratti in inganno da questi sistemi basati su criteri discutibili. Non è ammissibile che le nostre aziende che lavorano sulla qualità e producono alcuni dei prodotti cardine della Dieta mediterranea vengano penalizzate, mentre invece le bibite gassate light ricevono il bollino verde. L'Italia andrà avanti con determinazione".
Data di pubblicazione: