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Novara e Vercelli: aziende agricole locali preoccupate per il coleottero Popillia Japonica

Confagricoltura Novara e CIA Novara Vercelli denunciano la preoccupazione delle aziende agricole e floro-vivaistiche per la presenza del coleottero parassita Popillia japonica che sta minacciando le coltivazioni e le piantumazioni all'interno dell'area del Parco del Ticino.

Popillia japonica, conosciuto come coleottero scarabeide del Giappone, è un insetto esotico originario del Giappone, introdotto accidentalmente negli Stati Uniti nel 1911 e segnalato per la prima volta in Europa nelle Isole Azzorre (Portogallo) nel 1970. Nel 2014 la specie è stata rinvenuta all’interno del Parco del Ticino nelle province di Novara e Milano. Il parassita è stato inserito fra le specie da quarantena, riportato nella direttiva 2000/29 CE e nelle liste di allerta dell'Organizzazione Europea e Mediterranea per la Protezione delle Piante (EPPO) - cfr. FreshPlaza del 21/04/2015

Il focolaio iniziale non è stato contenuto: infatti la cattura degli adulti attraverso l'installazione di trappole se ha sicuramente contribuito a monitorare l'andamento dell'infestazione, non ha prodotto i risultati circa il suo controllo.

Il coleottero killer che si nutre di quasi 300 specie vegetali, di cui almeno 100 di forte interesse economico (come mais, vite, pomodoro, meli, fiori) ha fatto segnare una preoccupante espansione nell'area del Parco del Ticino negli ultimi mesi.

La Provincia si è attivata: il presidente Matteo Besozzi e il consigliere con delega all'agricoltura Massimo Bosio si sono impegnati a incontrare i rappresentati del settore per discutere delle possibili soluzioni.

"E' prioritario studiare una forma di contrasto coordinata – sottolinea il presidente Besozzi – Chiederemo alla regione Piemonte un impegno immediato per trovare risorse e studiare una strategia che coinvolga anche la regione Lombardia, che con noi condivide il problema. Purtroppo le sperimentazioni finora condotte (in Europa un tentativo di eradicare la P. japonica è stato fatto alle Azzorre, senza successo) non hanno dato i risultati sperati: le trappole si sono dimostrate uno strumento di contenimento insufficiente e il coleottero non ha predatori naturali specifici".
Data di pubblicazione: