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Modifica il comportamento dell'insetto vettore per arrivare piu' lontano

Citrus greening: una nuova ricerca svela i segreti del batterio per diffondersi da pianta a pianta

Una nuova ricerca condotta dall'Università della Florida e recentemente pubblicata sulla rivista Plos One mira a fare luce sul funzionamento e sulla diffusione del batterio responsabile del citrus greening, la nota malattia di arance, limoni e pompelmi che tanti danni sta facendo in giro per il mondo.

La speranza è che i risultati della ricerca possano aiutare a trovare una soluzione - a oggi si stanno tentando diverse strade (cfr. FreshPlaza del 19/09/2014) - per una malattia infestante che, per citare un solo caso, rischia di mettere a rischio l'intera industria agrumicola della Florida (cfr. FreshPLaza del 30/03/2015), che vale 9 miliardi di dollari l'anno e migliaia di posti di lavoro. In una delle maggiori aree mondiali per la produzione agrumicola ci sono zone dove il tasso d'infestazione ha raggiunto anche il 100%.

"Non è un problema di poco conto - ha spiegato il ricercatore a capo della ricerca, Kirsten Pelz Stelinski, intervistato dalla BBC - e sta peggiorando, con la malattia vegetale che si sta diffondendosi ad altre zone di coltivazione degli agrumi".


Foglie che mostrano i primi segni dell'infezione (Fonte: Science Photo Library/BBC)

Ad oggi quel che sappiamo sul citrus greening è che è causato da un ceppo di batteri - e la ricerca di Stelinski et al. si concentra in particolare su uno: il Clas, acronimo di Candidatus Liberibacter Asiaticus - che si riproducono e dilagano in tutta la pianta attraverso la sua linfa fino a causare la morte della pianta. Da soli, però, questi batteri non sono in grado di passare da una pianta un'altra. Per farlo hanno bisogno di un vettore: la psilla asiatica, un insetto di origine appunto asiatica, che da quel continente si è diffuso altrove compici gli scambi commerciali.

La psilla asiatica, con la sua microscopica proboscide, si nutre della linfa ricca di sostanze nutritive che scorre nelle piante di agrumi; se la pianta è infettata dal Clas, insieme alla linfa la psilla risucchia anche il batterio, che poi depositerà quando andrà a cibarsi su un'altra pianta.


La psilla asiatica, vettore del citrus greening (Fonte: Science Photo Library/BBC)

La ricerca dell'Università della Florida ha però scoperto tutta una serie di stratagemmi messi in campo dal batterio per essere certo di passare di pianta in pianta. Da precedenti ricerche è noto che la psilla asiatica, quando deve scegliere se andare a cibarsi su una pianta sana piuttosto che su una infettata dal citrus greening sceglie il più delle volte quest'ultima e il perché, fino alla ricerca di Stelinski e colleghi, era un mistero.

Si è ora scoperto che quando il Clas infetta una pianta, questa produce una sostanza volatile, il salicilato di metile, da cui la psilla asiatica viene attratta. Tuttavia si tratta di un effetto di breve durata, praticamente un bluff perché la psilla viene attratta dal salicilicato di metile, ma quando 'dà il primo morso' alla pianta infetta realizza che, a conti fatti, proprio a causa della malattia, la pianta non è così nutriente come sperava - è noto che una pianta di agrumi infetta dal citrus greening abbia infatti una qualità nutrizionale inferiore rispetto a una pianta sana - e quindi vola via; ma ormai il più è fatto e il batterio si è imbarcato sul suo vettore per raggiungere un'altra pianta ancora sana.


A sinistra l'apparato radicale di un arancio sano, a destra uno infettato dal citrus greening (Foto: di Craig Cutler/National Geographic)

Già questo, di per sé, è un sistema abbastanza machiavellico, ma non è l'unico asso nella manica del batterio. La ricerca di Stelinski e colleghi ha infatti dimostrato che, una volta a bordo del suo vettore, il batterio è in grado di modificare il comportamento della psilla asiatica, spingendola a muoversi più frequentemente di quanto non farebbe di norma; inoltre, riuscirebbe addirittura a farla volare per distanze superiori alla media. Questo significa, per il batterio, la possibilità rispettivamente di infettare più piante e in aree più distanti.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.bbc.com