Sistema comunitario di allerta: 28 notifiche per il settore ortofrutticolo nelle ultime due settimane
Una l'allerta dall'Italia sullo scarso stato igienico di peperoni rossi provenienti dalla Tunisia. Bloccati alla dogana sono stati rispediti al mittente.
Altre notifiche, in arrivo da diversi Paesi europei, riguardano per esempio la presenza di: muffe e insetti in ortaggi disidratati provenienti dalla Cina; ocratossina A in uvetta turca, confezionata in Polonia; frammenti metallici in datteri e albicocche disidratate biologici veicolati tramite i Paesi Bassi; residui di fenamifos in peperoni turchi; residui di ethephon in ananas originari delle Mauritius e uve da tavola egiziane; residui di ometoato in mango brasiliani; residui di clorfenapir in papaya brasiliana; residui di carbendazim in pitaya; residui di Clothianidin in peperoncini della Repubblica Dominicana; residui di Clorpirifos in cavolfiori polacchi.
Sedici sono invece le notifiche di allerta in merito alla categoria "frutta secca, prodotti a base di frutta secca e semi", di cui 14 classificate come respingimenti alla frontiera. Due le segnalazioni dall'Italia, entrambe sulla presenza di aflatossine in nocciole sgusciate provenienti dalla Turchia e pistacchi iraniani veicolati tramite Turchia.
In arrivo principalmente da Paesi dell'Europa occidentale le allerte riguardano la presenza di aflatossine in pistacchi iraniani, turchi e statunitensi, in arachidi cinesi, in noci brasiliane, in mandorle marocchine e australiane, in nocciole turche.